Non è stato un malore quello che ha ucciso Rosina Cassetti, 78enne di Montecassiano nel maceratese. Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, tenendo conto che si tratta di una morte "non naturale", dovuta probabilmente ad asfissia o soffocamento. Il medico legale Roberto Scendoni ha esaminato la salma e sono previsti ulteriori accertamenti, ma per fare chiarezza sulle cause del decesso bisognerà attendere l'autopsia.
Il malore che in un primo momento si pensava avessa colto la signora Cassetti, è stato conseguente alla presenza di un rapinatore all'interno della villetta in cui viveva con il marito, Enrico Orazi, titolare di un negozi di ricambi per auto a Macerata, la figlia Arianna e il nipote Enea. Uno sconosciuto avrebbe fatto irruzione nella casa, chiuso il marito nel bagno e poi si sarebbe imbattuto nella figlia, presa a schiaffi e legata. Stando alla ricostruzione è stato Enea a dare l'allarme. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno rinvenuto il corpo della donna in cucina. Hanno provato a rianimarla, ma inutilmente.
La scorsa notte sono stati sentiti i familiari. "Stiamo verificando la versione dei familiari" ha detto il procuratore Giovanni Giorgio. Secondo moglie, figlia e nipote, un uomo vestito di nero sarebbe entrato in casa (forse scavalcando la recinzione dato che il cancello non è stato forzato), avrebbe prima colpito la figlia e poi l'avrebbe immobilizzata, mettendole un calzino in bocca, poi avrebbe chiuso il padre nel bagno. I due sono stati liberati dal nipote della vittima, tornato a casa, e a quel punto hanno dato l'allarme.
Sempre secondo i parenti, da casa manca circa un migliaio di euro in contanti. Nessuno dei vicini si sarebbe accorto di nulla e i due grossi cani della famiglia non hanno abbaiato. I carabinieri stanno anche verificando la presenza di telecamere di sorveglianza nella zona.
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