C'è anche Stefano Bollani nel nuovo lungometraggio targato Disney Pixar Animation Studios Soul. Il grande pianista, compositore, interprete del jazz italiano ha realizzato Villa Incognito, il brano originale dei titoli di coda nella versione italiana del film, disponibile sulla piattaforma Disney+ dal giorno di Natale. Per Bollani è un passaggio naturale nella sua carriera e nella sua vita: "Io ho un approccio 'Disney' alla vita", spiega Bollani, 48 anni, "i fumetti mi sono sempre piaciuti, ma a dire la verità ho sempre anche disegnato fumetti. Disegno da quando ero bimbo, mi sono sempre divertito a inventare battute e personaggi, e questa passione non mi è mai passata, anche se non sono diventato un disegnatore di professione. Ho un rapporto affettivo fortissimo con i personaggi della Disney, quindi, e considero un grandissimo onore quello di essere stato addirittura 'paperizzato' ed essere diventato un personaggio in un fumetto". Bollani, per molti anni autodefinitosi nei concerti "ambasciatore di Paperopoli", è stato trasformato in Paperefano Bolletta, in tre storie uscite su Topolino negli scorsi anni, delle quali è stato anche coautore. Non è la prima volta che Bollani canta in un film Disney: "Avevo avuto l'occasione di interpretare in una versione jazz la canzone di Crudelia De Mon, negli extra del dvd de La carica dei 101, ma in questo caso è stato ancora più interessante e bello".
Chissà se Bollani, amante della Disney e musicista sopraffino, ha scoperto qual è il segreto per il quale le canzoni e le musiche dei film della grande casa di produzione americana sono non solo belle ma anche in grado di passare, indenni, da una generazione all'altra, e di rinnovarsi anno dopo anno: "Devo deluderla, un segreto in realtà non c'è. È nel dna della Disney perché il suo fondatore Walt Disney aveva le idee chiare e un buon gusto musicale. Le musiche dei primi film sono tutte favolose e poi ha fatto quel clamoroso salto nel cuore della musica con Fantasia che ha stabilito uno standard. E oggi sono tenuti a mantenere quello standard, che è molto alto. E ci riescono". Affrontare Soul ha rappresentato, comunque, una sfida nuova per il pianista e compositore: "Una sfida interessante perché da anni mi ronzava nella testa una sorta di tormentone, ma in sette ottavi, che non riuscivo a far diventare un brano compiuto. Quando mi è stato proposto Soul l'ho rispolverato, ho pensato che fosse l'occasione giusta. Ed è stato così, sono riuscito a scriverci attorno una melodia che poi è addirittura diventato un cantato senza testo. È un brano che mi piace molto e che non vedo l'ora di poter suonare dal vivo nei concerti e improvvisarci sopra".
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Desiderio che, ovviamente, sarà esaudito tra qualche tempo, quando riusciremo a uscire dalle limitazioni odierne a spettacoli e concerti, un periodo difficile che Bollani sta vivendo con il massimo possibile di energia, ma con qualche sofferenza, essendo lui un globe-trotter della musica che non di ferma mai. "Sì, ma affronto tutto questo interpretandolo come un segnale per me e per tutta l'umanità: dobbiamo avere un ritmo di vita più tranquillo. Io ne approfitto, anche se è difficile sto scoprendo che posso sopravvivere anche restando fermo. Scherzi a parte mi dedico a tanti progetti, e in questo senso stare fermo è uno stimolo per fare cose diverse". Così il sempre infaticabile Bollani ha molti progetti in arrivo: "Uscirà un uovo disco in marzo, è un live registrato a Buenos Aries, dove sono stato in concerto con un'orchestra. Eseguiamo un paio di tanghi e due concerti, Concerto azzurro e soprattutto Concerto verde che è inedito assoluto. Poi è in arrivo il film-tv su Carosone, in cui non faccio solo la colonna sonora ma interpreto anche le sue canzoni. Per me è un evento topico, perché Renato Carosone è forse il mio unico, vero, idolo. Al quale ho addirittura scritto una lettera, e lui, peraltro, con enorme gentilezza, mi ha anche risposto. Sono sempre stato innamorato di lui e della sua musica, questo film è un modo di ringraziarlo, perché se sono arrivato al jazz, se ho potuto scoprire cosa mi piaceva della musica, è stato per merito suo. Ringraziarlo con questo film è per me una cosa molto bella. L'ultima cosa, ma altrettanto importante, è il ritorno su Rai Tre con un nuovo programma, con me e mia moglie Valentina Cenni, sarà un programma di divulgazione musicale con molti ospiti e andrà in onda a marzo".
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