Se mai esistesse un punto in cui Maradona e Pelè possono arrivare a sfiorarsi, come le dita di Dio e di Adamo nella Creazione di Michelangelo, quel punto si chiamerebbe Lionel Messi. L’eredità di Diego, la Pulce del Barcellona l’ha acquisita sul campo, con quel numero 10 sulla maglia dell’Argentina abbinato alle magie di quel sinistro che nel mondo del calcio è icona del Pibe. Ma da qualche ora si è preso anche l’eredità di O Rei, cancellando un record che durava da 46 anni: con il sigillo messo a segno martedì sera contro il Valladolid, Messi ha raggiunto i 644 gol col Barcellona, nuovo primato di reti segnate con la stessa maglia. Pelè si era fermato a 643 col Santos, prima di concedersi l’esilio americano nei Cosmos al termine di un anno senza calcio.
In Italia Totti è arrivato a 307 reti
Certo, le statistiche su Pelè aprono orizzonti di discussione ampi. Per la Fifa ad esempio i gol col Santos sono “più di mille”: nel conto però sono iscritte anche le amichevoli, che per definizione non fanno statistica almeno quando si parla di squadre di club. Quindi, Lionel. E quanto mostruosa sia la cifra di 643 reti col Barcellona, lo dimostra il confronto con la Serie A: il miglior realizzatore con una singola maglia della storia del calcio italiano è un certo Francesco Totti, che nei 24 anni con la Roma ha infilato la porta 307 volte, con Meazza e Del Piero a completare il podio con 290 gol a testa, rispettivamente con le maglie di Inter e Juventus. Una forbice impressionante con i numeri della Pulce di Rosario.
Messi e Barcellona, perché la pace è possibile
di
Raffaele R. Riverso
Il volo privato per le vacanze in Argentina
Alla fine della partita col Valladolid, che il Barça ha vinto 3-0 e in cui Leo ha lasciato il segno anche con l’assist per il primo gol, di Lenglet, il fuoriclasse non è tornato in Catalogna con i compagni ma è salito su un volo privato che lo ha portato in Argentina dove festeggerà il Natale con la moglie, i figli e il papà Jorge, una delle persone più influenti nelle scelte di Leo. Domenica notte su La Sexta, in Spagna, andrà in onda un’intervista in cui Messi parlerà anche di dove vorrebbe chiudere la carriera: forse in Argentina, forse nell’Inter di Miami. Il vero dubbio però è se a fine stagione rinnoverà il contratto in scadenza col Barcellona. Non dovessero cambiare le sue intenzioni rispetto alla scorsa estate, quando ruppe col Barcellona inviando il famoso burofax in cui chiedeva di poter usare la clausola per liberarsi a costo zero (e molto dipenderà dall’esito delle elezioni al vertice del club blaugrana) il record di 644 gol non subirà poi moltissimi aggiornamenti.
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