La gomma sintetica di cui sono fatti gli 80 milioni di guanti usati ogni mese dal personale sanitario che, nel mondo, sta affrontando la pandemia rimarrà – stima il World Economic Forum – per oltre 100 anni nelle discariche. È solo uno degli esempi di come il riciclo della gomma sia una parte essenziale della lotta per la sostenibilità. Nel caso specifico dei guanti, una soluzione arriva da una startup malese – Meditech Gloves – associata alla Cranfield University britannica: guanti chirurgici in gomma naturale che possono biodegradarsi 100 volte più rapidamente dei guanti di gomma sintetica ottenuta dal petrolio, generando il 30% in meno di scarti nel processo di produzione.
Il calcestruzzo sostenibile si illumina di notte
Se la gomma inquinante si può rimpiazzare, bisogna comunque trovare nuovi usi per la gomma sintetica già esistente, in ottica di economia circolare: una soluzione (che ha riscosso attenzione alla conferenza di Seattle dell’American Association for Advancement of Science) è un nuovo tipo di asfalto – formato al 60% da gomma riciclata da pneumatici macinati – capace di assorbire gli impatti di chi cade. Un asfalto sufficientemente resistente e durevole da poter essere impiegato nelle città, ricoprendo con uno strato di 4-8 centimetri le pavimentazioni esistenti e le piste ciclabili, man mano che si usurano e necessitano di risanamento. Questo asfalto “gommoso” e sostenibile è parte del progetto europeo SaferUp (Sustainable, Accessible, Safe, Resilient and Smart Urban Pavements), che si protrarrà fino a febbraio 2022 e si prefigge di rendere i pavimenti urbani più sicuri e sostenibili: il team di sviluppo comprende Cesare Sangiorgi, docente di ingegneria dei materiali all’Università di Bologna.
"Questa superficie potrebbe salvare migliaia di vite in Europa" commenta Viveca Wallqvist, ricercatrice chimica del Rise, Istituto di Ricerca Svedese. "Se si cade su questo tipo di superficie, il rischio di fratture dell’anca è minore, e ciò potrebbe rendere anche le persone più propense a praticare attività salutari come camminare o spostarsi in bicicletta". Le cadute sono oggi la seconda principale causa, nel mondo, di morte dovuta a lesioni accidentali o involontarie: ogni anno, stima l’Oms, sono oltre 640.000 le persone che muoiono per le complicazioni di una caduta. Gli pneumatici fuori uso (PFU), di cui in Italia ogni anno vengono generate circa 400.000 tonnellate, vengono già riciclati in Italia: ad esempio per rendere fino a tre volte più durature (e più in grado di assorbire il rumore del traffico) le pavimentazioni stradali, grazie alla gomma vulcanizzata granulare che si recupera dai gommisti e dai demolitori d’auto.
Il rapporto
Rifiuti: aumentano gli imballaggi. La pandemia frena l'economia circolare
di
Marco Angelillo
Ma la gomma riciclata può aiutare anche le attività sportive. È il caso dei nuovi campi green da basket realizzati a Bari, innovazione promossa da Ecopneus, società senza scopo di lucro che è il principale operatore nella gestione di PFU in Italia. In questo caso il vantaggio offerto dalla gomma riciclata va oltre la sicurezza: infatti le miscele utilizzate, oltre ad assorbire gli urti, offrono una ottimizzazione del ritorno dell’energia elastica, così da rispondere meglio alle esigenze biomeccaniche degli atleti e a ridurre l’affaticamento muscolare.
Riciclo
Se la rete da pesca diventa un bikini
di
Cristina Bellon
Dopo il decreto End of Waste, pubblicato a fine luglio in Gazzetta Ufficiale, per il riciclo della gomma da Pfu si è aperto un nuovo ciclo, e il materiale è stato impiegato anche, a settembre, per pavimentare centri per il benessere animale a Grosseto e, a Roma, la nuova palestra del comando logistico dell’Esercito. Si conta che il riciclo della gomma permetterà di evitare importazione di materie prime vergini per oltre 140 milioni di euro ogni anno. Comprese quelle per l’edilizia: perché la gomma ricavata dagli Pfu si preste anche all’abbattimento del rumore.
Edilizia sostenibile
Arriva il cemento green e si accende di notte
di
Claudio Gerino
Un esempio è il centro di produzione musicale “Arturo Toscanini” di Parma, la cui sala Gavazzeni è protetta dal rumore esterno grazie a 960 metri quadri di pannelli fonoassorbenti in gomma riciclata. In quel caso, come in molte altre applicazioni edili, si è usato il granulo e il polverino di gomma ottenuti dagli Pfu per legarli con poliuretani e altri materiali termoplastici, così da ottenere “mattoncini” ideali per isolare dai rumori e smorzare le vibrazioni (compreso quel “rumore da calpestio” che è una delle principali cause di litigi condominiali). Con il progetto di ricerca Tyreplast, che unisce il consorzio Ecopneus e la società Idea Plast, si sono poi realizzate nuove famiglie di materiali unendo il polverino di gomma riciclata dai Pfu e polimeri termoplastici che trovano applicazioni nella zootecnia, per realizzare rivestimenti e protesi per gli zoccoli degli animali, e nell’arredo urbano per la realizzazione, ad esempio, di panchine e fioriere.
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