Il calo rallenta, diventa quasi una stabilizzazione. I casi di infezione da coronavirus in Italia nella settimana che si è conclusa ieri sono stati 109.402 contro i 113.197 dei sette giorni precedenti. Si tratta di una riduzione del 3,3%. La riduzione percentuale si è molto abbassata rispetto a quelle precedenti che erano state del 17, del 17,7, del 23,5 e del 10,6%. L’epidemia quindi è ancora presente nel Paese, che si appresta ad affrontare i giorni di Natale con nuove restrizioni, tra zone rosse e arancioni a seconda del giorno.
di
Viola Giannoli
Dieci regioni e una provincia risalgono
E mentre la settimana scorsa solo una regione non vedeva i dati settimanali in calo, il Veneto, adesso la tendenza a risalire, anche se non di molto, riguarda ben 11 realtà: Basilicata (da 448 a 571), Liguria (da 1.870 a 1.927), Marche (da 2.369 a 2.594), Sardegna (da 1.959 a 2.130), Val d’Aosta (da 139 a 168), Calabria (da 1.270 a 1.356), Emilia-Romagna (da 10.302 a 10.798), Lazio (da 9.022 a 9.361), Lombardia (da 14.684 a 15.435), Molise (da 377 a 385) e Provincia di Trento (da 1.429 a 1.444). Il Veneto invece è praticamente rimasto fermo, visto che è passato da 25.846 a 25.798.
di
Michele Bocci
Sempre meno tamponi e la percentuale dei positivi risale
Scende ancora di molto il numero dei tamponi settimanali, che arriva a 899.478 contro 1.097.628 dei sette giorni precedenti. È la prima volta che si scende sotto il milione dal periodo 7-13 ottobre. Intanto risale dopo quattro settimane di discesa la percentuale di positivi sui test effettuati, che arriva a 12,16%. La settimana precedente era 10,31, quella prima ancora 10,85, poi 11,84, 14,59% e così via. Ancora una volta bisogna ricordare che oggi vengono utilizzati molti più tamponi rapidi antigenici rispetto a un tempo. Non vengono però conteggiati e quindi non è noto se il loro numero compensa il calo di esami molecolari al quale si sta assistendo.
Oltre 2.700 ricoverati in meno in una settimana
La discesa dell’occupazione dei posti letto non risente della tendenza di quella dei contagi a frenare. Ieri nei reparti dedicati al Covid erano ricoverate 27.635 persone, contro le 30.345, cioè 2.710 in meno (-8,9%). La scorsa settimana il calo era stato del 9,2% e quella precedente del 9,1%. Per quanto riguarda le terapie intensive, passano dai 3.003 letti occupati il 15 dicembre ai 2.687 di ieri (-316, cioè -10,5%). La settimana precedente il calo era stato del 10,2%, quella prima dell’8,2%.
Morti giù del 14%
In base ai dati della Protezione civile rielaborati da Giorgio Presicce, analista della Regione Toscana, i decessi continuano a scendere. Ieri si è arrivati a 69.842. Il 15 di dicembre erano 65.857. In una settimana sono morte 3.985 persone. La settimana scorsa avevano perso la vita a causa del Covid 4.607 persone. La diminuzione è del 14,1%. Il calo precedente era più basso, del 5,9%, e quella prima ancora del 3,6%. Come ormai noto i decessi seguono la curva dei nuovi casi a distanza, avvengono tra due e quattro settimane dopo il tampone positivo. Per questo si osserva adesso un calo più accentuato rispetto a quello dei contagiati.
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