Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo nel corso della registrazione della puntata di "Porta a porta" che andrà in onda questa sera su Rai1 ha chiarito che "dobbiamo riportare la didattica in presenza almeno al 50 per cento" per le scuole secondarie superiori "e dobbiamo farlo con il massimo della flessibilità".
Il premier assicura che con le prefetture a livello provinciale "c'è un tavolo dei ministri attivo da giorni" per coordinarsi e trovare soluzioni per il ritorno in classe il 7 gennaio. "Ho raccomandato perché ci sia un'apertura differenziata scuola per scuola, paese per paese. Nel segno della flessibilità: è l'unica possibilità che abbiamo per evitare criticità che si concentrano anche sui trasporti".
All'indomani del confronto con le forze di maggioranza sul Recovery plan, Conte affronta anche le polemiche sul sollevate da Italia viva soprattutto in merito alla questione della governance. "La task force" che avrebbe "prevaricato i ministeri" "è stata superata perchè non è mai esistita", dice il presidente del Consiglio è aggiunge: "È prevista una struttura di monitoraggio che sia l'interlocutre dell'europa ma che serva anche a noi. Deve aggiornare l'europa sullo stato di realizzazione delle varie opere. Avremo migliaia di cantieri. Pensare che non ci sia una struttura di monitoraggio che possa dialogare con tutte le amministrazioni centrali, con tutte le amministrazioni periferiche e con i privati, è impensabile. La struttura deve monitorare e coordinare tutto questo. E' necessaria perchè ce lo chiede l'Europa".
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di
Giovanna Vitale
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