BERLINO – I partiti europeisti, cioè i liberalconservatori del Partito nazionale liberale (Pnl), i riformatori di Usr-Plus e i rappresentanti del partito non-filo Orbán della cospicua minoranza ungherese (Udmr) hanno raggiunto un accordo di coalizione per formare il nuovo governo orientato a europeismo, rilancio economico, impegno massimo contro il coronavirus e lotta a corruzione e povertà. Il premier sarà il liberalconservatore 48enne Florin Citu, ex ministro delle Finanze. Il popolare presidente conservatore europeista Klaus Iohannis, detto "mister mani pulite”, ha convocato il Parlamento e nella capitale Bucarest il voto è atteso nelle prossime ore, a esito scontato.
Elezioni in Romania, a sorpresa in testa il partito antieuropeista. Ma si va verso un nuovo governo dei liberali
di
Andrea Tarquini
La formazione del nuovo governo fa seguito alle elezioni politiche che si erano svolte il 6 dicembre scorso, con un tasso di partecipazione al voto solo del 30 per cento degli aventi diritto. Aveva vinto il Psd, ma nessuno ha voluto coalizzarsi con il partito socialista che ha un migliaio di esponenti condannati per corruzione, malversazioni o frodi elettorali, tra cui il suo leader Liviu Dragnea. Sono finiti in prigione grazie alla giudice Laura Codruta Kövesi, ex capo della Directia Nationala Anticoruptiei minacciata e poi licenziata dai socialisti quando erano al governo e ora primo Procuratore anticorruzione dell´Unione europea a Bruxelles. Secondo era arrivato il Partito nazionale liberale del premier uscente Ludovic Orban, vicino al capo dello Stato, terzo lo Usr-Plus e quarto a sorpresa il partito di ultradestra Aur.
Nel nuovo Parlamento il Psd è il piú forte con 110 deputati e 47 senatori. Il partito socialista della Romania, a differenza degli altri Paesi Europei, è sovranista, nemico delle "ingerenze” dell'Ue, ed è spesso fautore di una politica autocratica che si ispira a Ungheria e Polonia. Secondo partito è il Pnl con 93 deputati e 41 senatori, terza a sorpresa l´ultradestra Aur con 33 deputati e 14 senatori, quarto la Udmr della minoranza ungherese con 21 deputati e 9 senatori. Pnl, Urs-Plus e Udmr insieme dispongono dunque della maggioranza. Il nuovo governo verrà votato anche dai 18 deputati delle altre minoranze etniche, tra cui quella saseasc di lingua tedesca.
Pochi giorni fa, per dare un ulteriore segnale di rifiuto alla linea di Viktor Orbán e Jaroslaw Kaczynski, impegnati in dure politiche omofobe, la Romania aveva anche dichiarato anticostituzionale ogni divieto o limitazione di libertà di dibattiti, pubblicazioni, eventi, iniziative dedicati al tema della libertà di genere.
Commenti recenti