MILANO – Un altro esame di maturità lungo il percorso di crescita per continuare a inseguire traguardi sempre più importanti. Il Milan, capolista imbattuto con 31 punti in 13 giornate (con in scia l'Inter), riceve la Lazio al 'Meazza' nell'ultima fatica prima delle festività natalizie e Stefano Pioli chiede ai suoi ragazzi di stringere ancora i denti prima di staccare la spina per qualche giorno. "E' una partita che vale tanto. Abbiamo lavorato e faticato tanto, abbiamo stretto i denti nei momenti difficili e ora dobbiamo fare l'ultimo sforzo per chiudere questa prima parte di stagione", sottolinea il tecnico emiliano alla vigilia.
Anche perché a San Siro arriva una formazione rilanciata dal successo interno sul Napoli. "Col Sassuolo siamo stati bravissimi a indirizzare la gara dal punto di vista tattico, ma avevamo anche analizzato i due pareggi fatti prima dove nella fase difensiva ci era sfuggito qualcosa – ammette l'allenatore del Diavolo – Domani affrontiamo una squadra forte ed in forma come lo siamo noi nonostante le tante assenze, che ha battuto una squadra altrettanto forte come il Napoli, con un potenziale offensivo veramente importante. Dovremo dare il massimo per vincere la partita, è quello che chiedo in ogni gara, senza guardare alla classifica o pensare dove siamo". Nell'ultimo confronto il Milan ha travolto 3-0 la Lazio all'Olimpico, affermazione che ha contribuito al percorso ad infondere consapevolezza e autostima al gruppo rossoneri. "Tutte le partite della passata stagione che ci hanno visto battere squadre che stavano davanti a noi in classifica ci hanno dato più fiducia. Le difficoltà ci sono state ma le abbiamo superate con il giusto spirito, però noi cerchiamo conferme di partita in partita cercando di lavorare al massimo senza pensare a cosa sarà il futuro. Siamo consapevoli di essere forti", ribadisce
di
Enrico Currò
Il timoniere del Milan comunque non si sbilancia sugli obiettivi per il 2021, nonostante Ibrahimovic e compagni siano ad un passo dal chiudere l'anno al primo posto in classifica. "Dobbiamo essere bravi a darci dei piccoli obiettivi, finora li abbiamo raggiunti tutti, ora facciamo questa partita e poi penseremo a rafforzare le nostre motivazioni e i nostri stimoli. Siamo ambiziosi, noi giochiamo sempre per vincere. A voi piace parlare del futuro, ma il futuro non si costruisce pensando a maggio – ammonisce Pioli – bensì pensando alla partita di domani. Dobbiamo pensare alla partita di domani e fare dei progressi. Se poi questi progressi ci permetteranno di essere in alto a fine stagione, tanto meglio. Cosa abbiamo in più di Juve e Inter? Ogni squadra ha le sue caratteristiche, i suoi modi di stare in campo, le sue qualità. Noi abbiamo le nostre e abbiamo dei margini di miglioramento. Le favorite restano loro, la Juve ha vinto 9 campionati, l'Inter nella scorsa stagione è arrivata a un punto e si è rinforzata. Noi pensiamo a fare del nostro meglio e poi i conti li faremo alla fine".
di
Maurizio Crosetti
Quindi il discorso si sposta sugli aggiornamenti circa la condizione fisica della squadra. Il Milan deve fare a meno di Kessié squalificato oltre agli infortunati Bennacer, Gabbia, Ibrahimovic e Kjaer. "Tonali e Rebic? La formazione la darò domani mattina. Oggi abbiamo fatto un allenamento tranquillo perché qualche giocatore è acciaccato. Tonali e Rebic stavano abbastanza bene, ma prenderemo una decisione domani mattina – dichiara il tecnico – Non penso che la coperta sia corta. E in questo momento sto capendo ancora di più che il club mi ha messo a disposizione una rosa importante. Tutte le squadre risentirebbero di 5 o 6 assenze importanti. Dopo la sosta mi auguro di avere qualche giocatore in più dall'infermeria".
dal nostro inviato
Enrico Currò
Gennaio sarà poi anche periodo di mercato. "Le strategie sono chiare, c'è grande condivisione. Sappiamo cosa potremo fare se ci saranno le occasioni giuste per poter migliorare questa squadra. Ma le prestazioni ci stanno dicendo che il club mi ha messo a disposizione una rosa giovane ma forte e pronta – conferma Pioli – Poi possiamo migliorare in tanti reparti, dipende dalle occasioni che possiamo cogliere. Che caratteristiche devono avere i giocatori che possono arrivare? Professionalità, fame perché abbiamo voglia di migliorarci, e qualità, che non devono essere solo tecniche e tattiche ma anche morali, perché lavoriamo in un certo modo e vogliamo continuare così".
Infine una considerazione strettamente personale, legata al momento più bello del 2020 che sta per andare in archivio. "Ce ne sono stati tanti visto che abbiamo ottenuto risultati importanti. La cosa più bella per me è vedere ogni giorno un gruppo che lavora insieme. Il momento più bello però – ammette il tecnico rossonero – è stato quando Gazidis mi ha detto che la società voleva andare avanti con me".
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