Tutto il mondo di Michele Rech, in arte Zerocalcare, arriverà su Netflix con una serie animata. Lo annuncia l'autore postando il trailer su Instagram e rivelando che si chiamerà Strappare lungo i bordi e che a doppiare l'Armadillo sarà l'attore romano Valerio Mastandrea, "d'altronde", scrive in didascalia, "è il ruolo che gli si confà anche rispetto alle nostre vite".
La notizia non è un fulmine a ciel sereno, perché è da tempo che sappiamo che al fumettista più comprato e apprezzato degli ultimi anni interessa l'animazione. Così quando non è in testa alle classifiche di vendita – di recente prima con Scheletri, il suo ritratto della periferia romana, il più intimo e pulp, e poi con quell'invenzione da Grinch di sinistra che è A babbo morto. Una storia di Natale (sempre Bao), con le Befane in tenuta Glovo – Zero è a questo che si dedica. Si pensi a quando, a marzo 2018, su Instagram pubblicò (forse) il suo primo video. Nemmeno dieci secondi: c'era lui che riprendeva lo schermo del PC con la sua faccia animata per dire: "Visto che non mi so taglia' i capelli per le prossime settimane le mie interviste pubbliche saranno solo così". Di tanto in tanto era poi riapparsa una pillola: sulle serie tv, sulla madre, doppiata da lui che ha sempre scherzato sul suo accento: "premio miglior dizione". Tutto molto amatoriale eppure splendido: aveva saputo mantenere col disegno la qualità dei fumetti. Poi a marzo scorso è arrivato il lockdown e c'è stato il salto di qualità: Rech in diretta a Propaganda Live su La7 per presentare Rebibbia Quarantine, la sua cronaca della pandemia. Otto episodi con un post scriptum e come sigla Ipocondria di Giancane. La serie Netflix è il passo più logico.
Zerocalcare: Pulp Fiction in periferia
Luca Valtorta
Per ora sappiamo solo quello che scrive Zerocalcare sotto al trailer, virale in poco tempo: 220 mila visualizzazioni su Instagram e 92 mila su Twitter in appena quattro ore: "So mesi che quando dico che devo lavorare mi rispondono 'ellamadonna, ormai i libri li hai consegnati, che c***o devi fa ancora' e io mi mozzico la lingua perché se lo dico mi deportano a Guantanamo. Oggi è il giorno in cui finalmente posso rispondere: sto a fa questo". Insomma, non può dire di più altrimenti la polizia di Netflix lo porta via in catene, ma ci confessa che a scrivere e disegnare la serie c'è solo lui, aiutato però da una squadra molto più nutrita che ancora non può nominare (come la data d'uscita, che non viene svelata).
La Roma di Zerocalcare
di EMILIA GIORGI
"È una storia che mi sta tanto a cuore", scrive Zerocalcare. Ricordiamo che l'ultimo adattamento dai suoi fumetti è stato il live action ispirato a La profezia dell'Armadillo, il film di Emanuele Scaringi, non particolarmente brillante per il pubblico e su cui il fumettista si è sempre espresso con grande diplomazia e discrezione. Stavolta è diverso: è la sua serie animata "e la sto a fa come voglio io". Su Instagram Netflix risponde così: "Gli accolli quelli belli".
So mesi che quando dico che devo lavorare mi rispondono “ellamadonna, ormai i libri li hai consegnati, che cazzo devi fa ancora” e io mi mozzico la lingua perché se lo dico mi deportano a Guantanamo.
Oggi è il giorno in cui finalmente posso rispondere: sto a fa questo. pic.twitter.com/LDVqzJ7JZR— zerocalcare (@zerocalcare) December 21, 2020
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