MILANO – Il primato che non ti aspetti. Nella classifica 2020 delle regioni italiane in cui si possono scaricare dati da internet più velocemente, il primato va alla Campania, con 63 Mbit al secondo. La regione del Sud, una delle più arretrate del Paese in diversi altri indicatori, sopravanza di poco il Lazio (56 Mbps), mentre il quadrilatero industriale rappresentato da Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto è staccato, attorno alla media nazionale di 48 Mbit al secondo, o anche sotto. Mediamente, comunque, in Italia l’ultimo anno contraddistinto da blocchi forzosi di attività e una crescente domanda di collegamenti sempre migliori, ha visto crescere la velocità di download del 25%. I dati provengono da un’indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it. che ha tracciato la classifica delle reti domestiche dei propri clienti che hanno eseguito lo “speed test” disponibile sul sito comparatore di offerte commerciali.
Velocità in aumento ma non dappertutto
Malgrado la penisola non sia coperta per intero dalla tecnologia in fibra ottica, negli ultimi quattro anni le prestazioni delle offerte internet casa sensibilmente migliorate, con “sempre più linee con velocità pari o superiore a 30 mega in download”, si legge in una nota della società. La velocità media del web domestico, in Italia nel 2020, è risultata di 48 Mbps, un quarto in più dello scorso anno quando si assestava su 38 Mbit/s. Alcune regioni hanno subito incrementi anche sensibili: ad esempio il Lazio (+59%), la stessa Campania capolista (+50%), il Trentino-Alto Adige (+43%). Buona crescita anche per la Basilicata (+41%), l'Abruzzo (+39%) e la Liguria (+36%).
Alcune zone, anche distinte da valori storicamente più elevati, non registrano variazioni significative: è il caso del Piemonte, dove la velocità della rete si è mantenuta stabile e in linea con la media nazionale, malgrado l’incremento esponenziale degli accessi dovuto alla didattica a distanza e allo smart working di tanti lavoratori. La Lombardia, malgrado milioni di abitanti alle prese con le connessioni domestiche dalla primavera in poi, ha accresciuto del 28% la sua velocità di connessione, comunque ancora molto vicina alla media del Paese (49 Mbps). Dinamiche analoghe nella triangolazione tra infrastrutture disponibili, offerta e domanda di connessioni hanno fatto peggiorare le prestazioni in alcuni territori come il Friuli-Venezia Giulia (calo da 35 a 33 Mbps), Valle d'Aosta (da 23 a 21 Mbps, che ne fa la “lumaca” d’Italia per internet) e anche Sardegna (riduzione da 42 a 39 Mbps).
Banda ultra larga: un lusso ancora per pochi.
L'analisi di SOStariffe.it ha stimato anche l’incidenza delle connessioni con 100 o più Mega in download. Il confronto tra i dati del 2019 e del 2020 conferma la diffusione stabile di connessioni di questo tipo tra gli utenti del sito testati, e pari al 22% del totale. Anche questo dato, però, è molto variabile nelle diverse regioni. “Nel corso del 2020, forse anche a causa dell’impulso dato dal lockdown, c'è stato un considerevole balzo in avanti della diffusione di connessioni da almeno 100 Mega” tra gli utenti campionati. In Molise addirittura l’80% in più, in Trentino-Alto Adige +60%, in Veneto il +31% in più. Per paradosso in alcuni territori si è vista un'inversione di tendenza, con connessioni veloci (quelle da 100 Mega in su) scese in Liguria (-12%), Abruzzo (-13%), Calabria e Sicilia (-14%).
Il peggioramento più preoccupante è stato in Puglia (-25%) e soprattutto in Valle d'Aosta (-60%), la stessa regione dove la velocità media è più bassa. Tra l’altro il bonus previsto dal governo Conte per incentivare l'attivazione di una connessione in banda ultralarga consentirebbe, dal 9 novembre, alle famiglie con reddito Isee inferiore a 20mila euro l’anno di ottenere un buono da 500 euro per coprire i costi di un abbonamento da almeno 30 Mbps di velocità massima in download e il costo di un nuovo dispositivo per navigare.
I fattori che incidono sulle prestazioni
Non sempre disporre di un abbonamento per navigare ad alta velocità, e pagarlo proporzionalmente, assicura le prestazioni sperate. Ci possono essere vari fattori in grado di determinare un rallentamento della connessione di casa. Tra questi, SOStariffe,it suggerisce “le applicazioni connesse in rete e sempre attive sul nostro dispositivo”, un eventuale “aggiornamento automatico del pc in corso”, o “una configurazione errata del pc”, ovvero “troppi utenti collegati nello stesso istante”. Per non parlare degli “agenti atmosferici”, o dell’utilizzo di modem obsoleti e inadatti alle alte velocità. La giungla dei collegamenti è spesso anche una giungla della consulenza, perché districarsi tra le offerte cangianti dei vari operatori, in feroce concorrenza tra loro, e i loro call center ottimizzati in base al costo aziendale ha spesso gradi di complessità che nessun test riuscirebbe a misurare.
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