Com'era prevedibile, i libri erano e sono solo un pretesto. Alla faccia della roboante citazione di Ezra Pound che aveva accompagnato l'inaugurazione e il sit in per "la libertà d'espressione" lo scorso 5 dicembre ("certi libri costruiscono un tesoro, un fondamento. Letti una volta vi serviranno per il resto della vita"). La libreria Altaforte aperta dall'imprenditore e dirigente di CasaPound Francesco Polacchi a Cernusco sul Naviglio è diventata, da giorni, un punto di incontro per militanti neofascisti e ultras che si ritrovano per intonare cori squadristi, tra saluti romani e provocazioni.
Inni neofascisti e saluti romani: i militanti di destra si riuniscono alla libreria Altaforte di Cernusco sul Naviglio
La denuncia arriva dall'associazione antifascista Martesana Libera, che ha raccolto anche le lamentele e le proteste di diversi abitanti della zona. Nelle immagini e in un video realizzati dal comitato, che riunisce sigle democratiche e antifasciste milanesi, si vede un gruppo di neofascisti che, braccia tese, cantano il "Me ne frego". "…ce ne freghiamo della galera, camicia nera trionferà. Se non trionfa sarà un macello col manganello e le bombe a man! Me ne frego!".
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di
Zita Dazzi
Al civico 17 di via Pontida, dove sorge la libreria Altaforte (la casa editrice fu già al centro di polemiche per il libro-intervista a Matteo Salvini escluso l'anno scorso dal Salone del Libro di Torino, ndr), il 5 dicembre un'ottantina di camerati si era data appuntamento per un sit in a difesa del nuovo store. Era la risposta a una manifestazione di protesta di Martesana Libera a cui avevano preso parte 300 persone. A sostenere il pregiudicato Francesco Polacchi e i militanti di CasaPound, anche i parlamentari di FdI Carlo Fidanza e Paola Frassinetti e il consigliere regionale della Lega Max Bastoni. Sui saluti romani e i cori fascisti è al lavoro la Digos.
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