BOLOGNA – In Emilia-Romagna poco più di un terzo dei fruitori del reddito di cittadinanza ha trovato, anche solo parzialmente, un lavoro. Un dato (il 36%) "in linea con le migliori esperienze europee". Lo comunica la vicepresidente della Regione, Elly Schlein, rispondendo oggi in Assemblea legislativa all'interrogazione della consigliera di Forza Italia, Valentina Castaldini. A fine novembre in Emilia-Romagna i beneficiari del reddito di cittadinanza segnalati sono 44.067 di cui 33.900 sono stati convocati dai centri per l'impiego: 15.728 sono stati interessati alla sottoscrizione del patto per il lavoro, 3.209 sono gli esonerati, 5.093 gli esclusi e 13.000 i decaduti, mentre sono 3.427 le persone traferite ai servizi sociali per la presa in carico.
Schlein ci ha poi tenuto a ricordare i 56 milioni di euro del fondo sociale regionale e i 17,6 milioni di euro di sostegno le famiglie con redditi Isee bassi, mentre il piano di potenziamento dei Centri per l'impiego "e' stato rallentato dalla pandemia" e sara' completato entro la prima meta' del 2021. Di fronte a questi numeri, "sono profondamente preoccupata- commenta pero' Castaldini- e lo sono ancora di piu' per l'enormita' dei fondi che abbiamo dato. Vi segnalo che c'e' un problema. Se andiamo incontro a un Patto per il lavoro, che vogliamo che sia trainante, attenzione a questi dati che raccontano la poverta' ma anche l'inesistenza di politiche attive per il lavoro. I 150 navigator oggi in Emilia-Romagna navigano in acque molto alte", afferma la consigliera Fi.
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