NEW YORK – Domani Tesla fa il suo ingresso nell'indice di Borsa Standard&Poor's500. E' il riconoscimento del successo – almeno sui mercati finanziari – del gioiello di Elon Musk, ed è un successo che si auto-alimenta. Far parte dell'indice S&P500 significa che il titolo Tesla automaticamente viene acquistato da intere famiglie di fondi-indice. Intanto il fondatore della più nota marca Usa di auto elettrica ha tradito la California per trasferirsi in Texas, nuovo Eldorado liberista dove si pagano meno tasse.
Il trionfo in Borsa della Tesla continua a sfidare tutte le leggi della gravità. Dall’inizio dell’anno il titolo ha guadagnato il 730% e quindi l’annuncio della sua cooptazione nell’indice S&P500 (che ha aggiunto +70% al valore dell’azienda nell’ultimo mese) è solo la consacrazione finale di un rialzo antecedente. Da quando la Tesla fu quotata in Borsa dieci anni fa, la sua quotazione è salita oltre i 650 miliardi di dollari, facendone la sesta maggiore società americana per valore azionario.
Gli scettici – molti dei quali “scommettevano contro”, con ingenti speculazioni ribassiste sul titolo – erano convinti che Tesla fosse una bufala, perché nei 17 anni dalla sua nascita non aveva mai chiuso un anno in utile. Ma l’azienda è riuscita a scrollarsi di dosso questa dannazione proprio nell’anno della pandemia: per la prima volta ha inanellato quattro trimestri consecutivi con un bilancio in profitto. Questa peraltro era una condizione sine qua non della sua ammissione nell’indice S&P500. Musk in questo si è sempre considerato un emulo di Jeff Bezos, perché anche Amazon fu “abbonata alle perdite” per una lunga fase della sua storia.
La forza di Tesla, come di tante aziende della Silicon Valley, non poggia sul flusso regolare di dividendi bensì su altri fattori: la capacità di affermarsi come un leader nell’innovazione; ed eventualmente la conquista di una posizione di mercato dominante. Per Amazon, capostipite della specie, il modello ha funzionato perfettamente. Tesla ha senza dubbio conquistato un’immagine fortissima sulla sua capacità d’innovazione. Sulla quota di mercato il verdetto è sospeso, perché stanno crescendo molti concorrenti nell’auto elettrica, e la Cina vuole piazzare i suoi produttori come leader mondiali in questo mercato.
Intanto Musk fa notizia per la sua sfida “politica”: la prossima fabbrica ha deciso di costruirla in Texas, vicino alla capitale Austin, e da lì intende approvvigionare gran parte del mercato della East Coast. E’ un altro schiaffo alla California, considerata troppo ostile al business, sia per la pressione fiscale sia per l’eccesso di regole. E sì che proprio la California è stata una chiave del successo di Tesla: un popolo di automobilisti ad alta coscienza ambientalista, più le regole anti-inquinamento severe di quello Stato, ne hanno fatto il mercato trainante per le vendite dell’auto elettrica.
Non è "solo" un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei…
Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono…
Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare Corriere…
Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire Corriere…
DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO TuttobiciwebVisualizza la copertura…
LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! OA SportMondiali Judo: Assunta…