ROMA – C’era una volta il serbatoio. Definire bella una moto era sì effetto anche di cilindri e cromature, ma quelle rotondità dietro al manubrio, e i colori che le avvolgevano, erano decisivi a suscitare o meno un’emozione. Non che le moto in uscita nella prossima stagione 2021 non tengano conto di questo tradizionale aspetto, sebbene ormai l’estetica sia diventata funzionale, e proporzionale, all’ergonomia offerta. Quello del moderno intendere il connubio uomo/macchina è un concetto che non si limita a quanto comodamente si stia seduti in sella o si fruisca dei comandi, vi si considerano anche i sistemi di assistenza alla guida offerti di serie. Piattaforme inerziali, sensori e centraline elettroniche sono ormai in grado di esaminare sia le condizioni dinamiche come lo stile impiegato da un pilota, migliorando generalmente la stabilità, quindi elevando la sicurezza dinamica. Se sigle come ABS Cornering, Traction Control, Hill Start Assistance sono divenute comuni a molte moto sul mercato, la tendenza, e la sfida, del futuro prossimo è di fornire gli strumenti per far interagire meglio la pressoché compiuta integrazione moto/pilota con l’ambiente in cui circola.
Sono due i nuovi modelli che introducono una prima tecnologia in tal senso: la “crossover” Ducati Multistrada V4 e la “gran turismo” Bmw R 1250 RT adottano un radar frontale in grado di determinare in tempo reale le distanze con il veicolo che li preceda. Utilizzano il “cruise control” adattivo, autonomamente rallenta o accelera in funzione di quanto avvenga di fronte. È un primo passo intanto, per arrivare a connettere fra essi i veicoli lungo i percorsi, localizzandosi anche se fuori dal rispettivo campo visivo. A proposito di nuovi modelli per viaggiare, la Benelli 1200 GT è intanto stata presentata in Cina, ma dovrebbe arrivare anche in Europa. Fra i sistemi di assistenza alla guida possiede due telecamere, anteriore e posteriore. Ha la retromarcia elettrica e l’impianto stereo, è spinta da un motore tre cilindri di 1.209 cc che eroga 136 cavalli potenza. Dello stesso segmento, anch’essa vista recentemente al Chongqing Motor Expo e in odore di mercato occidentale, è la CFMoto 1250 TR-G. Si tratta di un modello uscito dallo studio Kiska Design, lo stesso che disegna le moto del gruppo Husqvarna-KTM, casa austriaca che ha fornito anche la licenza del proprio motore LC8, bicilindrico a V che è arrivato a 1.279 centimetri cubici. I cavalli di potenza sono 140, la moto in configurazione di serie prevede bauletto e borse integrate, monta sospensioni WP e freni Brembo, mentre i sistemi elettronici contano su quattro “riding mode” e controllo di trazione.
Fra le “enduro stradali”, segmento commerciale molto vivace in Italia, è tanta l’attesa per la Pan America di Harley-Davidson, casa che in un’ottica di contenimento dei costi, evitando d’investire per aggiornare il motore alla normativa Euro 5, dal 2021 sacrificherà la Sportster sul mercato europeo. La Pan America avrà il nuovo motore raffreddato a liquido denominato “Revolution Max”, V2 che potrebbe rappresentare una piattaforma attorno cui realizzare una serie di futuri modelli: questo, intanto, svilupperà una potenza di 145 cavalli. Le ruote saranno di diametro 19 pollici, l’anteriore, e 17, valori che sono simili a quella Bmw R 1250 GS, modello a cui in H-D si vuole fare concorrenza.
Fra le “naked”, a gennaio arriverà la Triumph Trident 660, la prima “roadster” tre cilindri di media capacità, 81 cavalli per un modello leggero e dalle dimensioni compatte, mentre la commercializzazione della Yamaha MT-09 2021 è prevista per marzo: tre cilindri anch’essa, la cilindrata è da maxi, 889 sono i centimetri cubici, 189 i chili di peso, 119 i cavalli. È ben più potente la Honda CB1000R, che in grintosa versione Black Edition adotta anche il cambio “Quickshifter”: esprime 145 cavalli. Per il 2021, la top di gamma “Neo Sports Cafe” ha beneficiato di un “restyling” che definisce ancor di più il concetto di “cafè racer” in chiave moderna. Il nuovo display TFT a colori fa da interfaccia al telefono, che risponde ai comandi vocali attraverso l’interfono. Virtù dell'Honda Smartphone Voice Control System, dispositivo di serie anche sul nuovo Honda Forza 750, scooter che come il suo autorevole predecessore, e compagno di gamma, X-ADV, è destinato a stabilire un riferimento. Telaio robusto, sospensioni, freni e ruota anteriore come quelle di una moto, il motore bicilindrico di 745 centimetri cubici eroga 58,6 cavalli. I “riding mode” sono quattro, il sistema di controllo di trazione prevede tre livelli di intervento. In casa Honda, i nuovi scooter da segnalare sono anche l’SH350i e il PCX 125.
È un modello postdatato 2021 anche il Maxsym 400 di Sym. Motore monocilindrico di 399 centimetri cubici raffreddato ad aria, la potenza massima è di 34 cavalli, ha il “traction control”. I fari sono “full Led”, l’Advanced Brake Light è sistema che avvia il lampeggio del faro posteriore in caso di decelerazioni improvvise. La chiave è di tipo “keyless”. Fra le moto “classic” del prossimo anno si presenta interessante la Royal Enfield Meteor 350. Equipaggiata di un moderno motore monocilindrico raffreddato ad aria e olio, i 349 centimetri cubici sono alimentati da un sistema da iniezione. Sviluppa 20,4 cavalli, il cambio è a cinque rapporti. La forcella è fatta da steli di diametro 41 millimetri, la ruota è da 19 pollici; dietro il doppio ammortizzatore ne guida una di diametro 17. Quale marchio tenacemente votato a modelli “vintage”, non sono previsti sistemi di assistenza alla guida.
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