La circolare 24 dell'Agenzia delle entrate ha chiarito che possono essere ammesse al Superbonus anche le spese preliminari necessarie alla verifica della fattibilità degli interventi per i quali si ha diritto all'agevolazione, ma esclusivamente nel caso in cui gli interventi vengano effettivamente realizzati. Quindi se le verifiche effettuate dai tecnici incaricati dovessero dare esito negativo e, di conseguenza, l'immobile fosse escluso dal Superbonus non si avrebbe diritto ad alcun rimborso per le somme anticipate. Se invece l'esito fosse positivo gli importi rientrerebbero tra le spese ammesse al beneficio e quindi sarebbe possibile effettuare la cessione del credito nell'ambito della pratica complessiva. Anche per le spese dei tecnici, però, è necessario che il tecnico incaricato dell'asseverazione attesti la congruità degli importi richiesti rispetto a quanto previsto dalle norme che fanno riferimento al tetto massimo indicato dal decreto del Ministero della giustizia del 17 giugno 2016.
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