ROMA – Ad agosto sembrava a un passo dall'esonero, poi la nuova società ha deciso di confermarlo e i risultati gli stanno dando ragione. Ora Paulo Fonseca e la Roma viaggiano col vento in poppa, con una sola sconfitta nelle ultime undici giornate (quella pesante col Napoli) e un terzo posto in classifica a soli quattro punti dalla vetta. Adesso per i capitolini arriva l'esame Atalanta: "C'è poco tempo per recuperare e domani a Bergamo farò 2-3 cambi, ma la squadra sta comunque bene fisicamente. Vedrò domani chi giocherà tra Cristante e Villar, dipenderà dalla nostra strategia – ha spiegato l'allenatore -. In porta, invece, ho deciso, ma dovrete aspettare domani per saperlo".
Roma-Torino 3-1: Mkhitaryan, Veretout e Pellegrini lanciano i giallorossi al terzo posto
di
Jacopo Manfredi
"Dzeko lavora molto per la squadra"
La Roma si affida in attacco al solito Edin Dzeko (tre reti nelle ultime due apparizioni a Bergamo), ancora a caccia del gol numero 83 che gli permetterebbe di agganciare Montella nella classifica dei bomber giallorossi in Serie A: "Edin sta molto bene, sta lavorando nel modo giusto. È un giocatore che sa fare un grande lavoro per la squadra. Questo per me è quello che conta". Contro Bologna e Torino, la squadra ha confermato ancora una volta di aver appreso in modo sempre più convincente i dettami del gioco di Fonseca: "Dopo un anno e mezzo insieme è normale che la squadra sia più forte, sono arrivati anche dei giocatori che ci hanno aiutato a migliorare. È normale avvicinarsi a fare a quello che vogliamo".
"Atalanta forte, ma risponderemo bene"
L'Atalanta, però, non è né il Bologna, né il Torino. "Sarà una partita diversa contro un avversario fisico e forte nei duelli individuali – spiega Fonseca che però non ha dubbi sugli obiettivi della squadra giallorossa – Cambiano le caratteristiche della partita, ma le nostre ambizioni sono le stesse: i tre punti. Noi comunque vogliamo mantenere la nostra identità, loro sono forti, ma noi possiamo rispondere bene". Guai, però, a parlare di scudetto: "Siamo a dicembre, è troppo presto per parlare di altre ambizioni. Tutte le squadre sono molto vicine in classifica e noi vogliamo migliorarci rispetto alla scorsa stagione, questo significa finire nelle prime quattro posizioni della classifica. La squadra deve essere equilibrata. Non siamo i migliori al mondo dopo una vittoria e non siamo i peggiori dopo una sconfitta".
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