Quarantanove strade e piazze di Napoli potranno essere temporaneamente chiuse dal 20 al 23 dicembre in caso di assembramenti. Aree che sono state individuate su tutto il territorio cittadino dal centro, al lungomare, ma anche in quartieri di periferia.
Lo prevede l'ordinanza firmata stamattina dal sindaco Luigi de Magistris: "Fermo restando il rafforzamento dei controlli in tali aree – laddove le forze dell'ordine ravvisino il verificarsi di assembramenti in contrasto con le misure antiCovid, l'interdizione delle aree per il solo tempo strettamente necessario a ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza, fatta sempre salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.
Le zone interessate dall'ordinanza sono:
Nel provvedimento, inoltre, il sindaco de Magistris raccomanda ai cittadini ''di osservare comportamenti responsabili, ispirati al principio della massima cautela e prudenza, osservando il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e dell'uso della mascherina'' e rammenta che l'inosservanza di detti comportamenti responsabili prevede l'applicazione delle sanzioni stabilite dal Governo
E intanto oggi si registra una mattina di caos nel quartiere collinare del Vomero, da sempre luogo preferito per lo shopping da decine di migliaia di napoletani. Strade bloccate, clacson che suonavano all'impazzata, automobilisti alla ricerca disperata di un parcheggio. "Un vero e proprio delirio pre natalizio", commenta una anziana residente, "inaudito in un periodo di pandemia". Ma non solo le automobili hanno affollato le strade del quartiere. L'isola pedonale Scarlatti-Giordano è stata invasa da un vero e proprio fiume umano. Tutti in strada per le ultime compere prima delle festività natalizie prima che si torni in zona rossa dal 24 dicembre. Le vie dello shopping sono state letteralmente prese d'assalto così come il mercatino di Antignano e quello di via De Bustis dove mantenere il distanziamento fisico era praticamente impossibile. File fuori dei negozi, ma anche all'esterno di bar per gustare un caffè, sebbene da asporto, con amici e parenti.
E, in tutta la città, complice il clima mite di questi giorni, i napoletani si sono riversati nelle strade principali per godersi quel che resta delle feste di Natale. Piene anche via Toledo, via Chiaia e piazza Dante in centro, come via Epomeo a Fuorigrotta.
Eppure nei negozi le vendite vanno a rilento: "Lavoriamo – dice un commerciante di via Toledo – ma non c'è paragone con gli anni scorsi, quando tutti avevano grandi incontri familiari e si compravano tanti regali". Stessa sensazione per i negozi di alimentari e le enoteche che stanno registrando un calo di vendite. Cene e pranzi di Natale con pochi parenti e spesa ridotta quindi, mentre sui regali molti negozianti se la prendono con il commercio online: "I grandi siti di e-commerce – spiega un negoziante di strumenti musicali a via San Sebastiano – prendono il 14% di un articolo che vendiamo online attraverso loro e in più lo vendono con il nome del sito, quindi quando vendiamo online noi spariamo, non esistiamo, non conquistiamo clienti per il futuro".
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