MILANO – Insieme alla nuova raffica di chiusure decise dal governo per limitare il rischio di un'esplosione dei contagi durante le feste, l'esecutivo apre il paracadute per bar e ristoranti, costretti di nuovo a fermarsi dal nuovo provvedimento del governo. Il nuovo decreto legge prevede infatti lo stanziamento di 645 milioni di euro da destinare a un limitato gruppo di attività dettagliate dal decreto: non solo bar e ristoranti ma anche gelaterie, pasticcerie, mense, servizi di catering e servizi di ristorazione ambulante.
In particolare, si legge nel decreto, "è riconosciuto un contributo a fondo perduto, nel limite massimo di 455 milioni di euro per l'anno 2020 e di 190 milioni di euro per l'anno 2021". L'indennizzo, spiega il decreto, spetta a tutte le attività che hanno già registrato perdite di fatturato e che per questo hanno già potuto ricevere gli indennizzi grazie al decreto Rilancio. L'importo sarà pari al 100% di quanto già incassato. Il beneficio massimo, chiarisce poi il nuovo provvedimento, non potrà superare i 150 mila euro.
Federalberghi: "Schiaffo finale l'esclusione degli alberghi"
Misure da cui restano comunque escluse molte categorie. "Il nostro panettone ha un sapore amaro" dichiara il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca."Costituiscono l'ennesima mazzata sulla testa delle imprese. In dieci dei quattordici giorni che vanno da Natale all'Epifania gli italiani dovranno restare in casa, mentre negli altri quattro sarà in ogni caso vietato uscire dal proprio comune. Una beffa clamorosa per quegli imprenditori che si erano fatti in quattro per mantenere gli alberghi aperti nonostante il divieto di spostarsi da una regione all'altra", aggiunge. "Lo schiaffo finale viene dal decreto che stanzia 650 milioni di euro per tutelare, com'è giusto, i bar e i ristoranti, ma dimentica completamente gli alberghi, che hanno subito danni ancora maggiori".
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