"Confusionario", "presa in giro", "pacco-bomba". Così le opposizioni definiscono il decreto approvato ieri dal consiglio dei ministri sulle misure per il Natale. E ne criticano contenuti e tempistica. All'attacco del governo va per prima Giorgia Meloni: "Invece di scusarsi come qualsiasi persona seria avrebbe fatto, il presidente del Consiglio Conte – nel chiudere l'Italia per il periodo natalizio – dice con sfrontatezza che è stato fatto tutto in tempo e con coscienza. Poi annuncia i ristori, e va ancora peggio. Per ora ci sono solo i soldi per bar e ristoranti (tutti gli altri sapranno qualcosa a gennaio), peraltro totalmente insufficienti. Poi la solita insopportabile confusione nel presentare le misure. È tutto surreale. Comunque è un decreto, giusto? Beh ne discuta immediatamente il Parlamento. Siamo disposti a lavorare a Natale e Capodanno, ma pretendiamo di fare la nostra parte per provare a migliorare il pessimo lavoro fatto da questo governo", scrive su Facebook la leader di Fratelli d'Italia.
Invece di scusarsi come qualsiasi persona seria avrebbe fatto, il Presidente del Consiglio Conte – nel chiudere l'Italia…
Pubblicato da Giorgia Meloni su Venerdì 18 dicembre 2020
Critiche anche da Forza Italia, per bocca del portavoce azzurro Giorgio Mulè: "La misura è colma, il tempo per continuare a prendere in giro gli italiani finito. Questo governo fuori dalla realtà, questo premier egocentrico e mai consapevole del confine sottile che separa la dignità dalla vergogna, hanno i giorni contati. Perché se a marzo poteva essere concesso tempo, pazienza, errori e confusione, a metà dicembre questo decreto è inaccettabile. E' inaccettabile che il 4 dicembre si siano date regole per un 'Natale sereno' salvo poi cambiarle lasciando un Paese in attesa di conoscere il proprio destino nella tarda serata di venerdì 18 dicembre. E' inaccettabile il ritardo costruito ad arte dal 'Casalino show' che a botte di 'Fra poco' e inquadrature improbabili preferisce il circo mediatico alla sobrietà che il momento imporrebbe".
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Anche per la Lega il nuovo decreto creerebbe confusione. "Non esiste decreto che possa tenere lontani bimbi, mamme e papà, nonne e nonni. Prudenti e attenti sì, divisi e separati no", ha scritto ieri sera Matteo Salvini su Facebook. E di rincalzo oggi l'eurodeputata Simona Baldassarre afferma: "Il decreto natalizio del governo, appena sfornato, è l'ennesimo pacco-bomba. Finte aperture e vere prigioni: nei giorni di festa si potranno effettuare spostamenti, ma a patto di un decalogo da schizofrenici: non più di due persone per nucleo familiare per andare a trovare parenti; rigidamente in una sola casa e dentro la stessa regione. Ma Conte conosce l'Italia e le famiglie italiane? Questa è un'autentica beffa. Se gli italiani non potranno giocare a tombola il giorno di Natale, il governo giallorosso gioca e giocherà purtroppo, a tombola con loro, mandando tutti in crisi: apri-chiudi, chiudi-apri. Una confusione psico-cromatica: un giorno gialli, un altro arancioni e un altro ancora rossi".
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Alessandra Ziniti
Al coro di proteste si unisce l'Udc: La decisione del Governo di imporre le limitazioni di movimento degli italiani nel periodo natalizio con un decreto legge è una offesa all'intelligenza. Il premier Conte sa, o almeno da giurista dovrebbe sapere, che un decreto legge mentre è immediatamente esecutivo dovrà essere convertito in legge dal Parlamento. Quando? Ebbene – e qui c'è il miserevole raggiro – quando il provvedimento non sarà più operativo", dice Ciro Falanga, coordinatore regionale Campania Udc e responsabile Giustizia del partito.
Negativo il giudizio anche di Più Europa: "Il decreto annunciato ieri sera tardi dal Presidente del Consiglio è incomprensibile e quindi incommentabile, se non per dire che una regola incomprensibile è di per sé una regola inefficace. In questo modo il governo si mostra fortemente inadeguato ad affrontare le sfide che abbiamo davanti", afferma il segretario Benedetto Della Vedova.
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