Che sia il Cts a dire se in Calabria è possibile o meno fare una campagna elettorale e presentarsi il 14 febbraio alle urne. È questa la richiesta che partiti e movimenti civici del centrosinistra hanno recapitato al presidente facente funzione Nino Spirlì con una lettera inviata per conoscenza anche al premier Giuseppe Conte e ai ministri Francesco Boccia, Luciana Lamorgese, Giuseppe Provenzano e Roberto Speranza.
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Alessia Candito
Fra le prime regioni passate in zona rossa e fra quelle rimaste tali per più tempo, la Calabria sarà la prima a tornare alle urne per le regionali, a solo un anno dal voto. Un appuntamento reso necessario dalla morte improvvisa della governatrice Jole Santelli, che ha decapitato la Regione – affidata al vicepresidente leghista Nino Spirlì – e ridotto l'attività del Consiglio ai meri atti indifferibili e urgenti.
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Alessia Candito
Tuttavia – fanno notare i firmatari della lettera – "la persistenza negativa della curva epidemiologica introduce una ineludibile valutazione di tipo meramente matematico che indebolisce, ulteriormente, la già sofferta partecipazione al voto". Traduzione, in una regione in cui l'astensionismo supera abbondantemente il 50% – alle ultime regionali solo il 46% dei calabresi ha espresso il proprio voto – la paura del contagio rischia di far rimanere a casa ancora più gente e mettere a rischio chi decide comunque di recarsi alle urne.
"È in ballo la salute delle persone e la stessa non può essere barattata con quello che sembra essere un mero calcolo cinico e spregiudicato" sottolineano Calabria Civica, Verdi, Sinistra italiana, 6000Sardine, Calabria Aperta, Movimento Cinque Stelle, Partito Socialista Italiano, Articolo 1, Centro Democratico. Sono tutte o quasi le anime del centrosinistra, in questi giorni impegnate nel tentativo di trovare una quadra comune per le prossime regionali, ma in elenco manca il Pd.
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"Non ci siamo opposti, ma non ci sentiamo di condividere quella lettera" si commenta fra i dem, che considerano l'iniziativa ai limiti del velleitario. Il pasticcio – ne si è coscienti – è stato fatto a Roma, quando il governo ha fissato una finestra elettorale che va dall'8 febbraio al 15 aprile, lasciando il boccino in mano alla Regione. Il centrodestra che la amministra si è limitato a scegliere la prima data utile. Certo – si ragiona – adesso c'è da calcolare il rischio di una terza ondata che all'epoca non era stata neanche ipotizzata, ma l'interlocuzione – si sostiene in ambienti dem – va aperta con il governo, non con la Regione che a maggioranza ha già approvato una mozione per chiudere ad ogni ipotesi di rinvio. Un nodo che – secondo quanto filtra – potrebbe essere al centro di un incontro con il ministro Boccia già programmato per i prossimi giorni.
Del resto, il rinvio delle regionali non è istanza avanzata dalle sole forze che oggi siedono al tavolo con il Pd. Analoga richiesta era arrivata già giorni fa da associazioni, movimenti e sigle di sinistra, come Dema e Rifondazione, attualmente impegnati a capire se ci siano condizioni e volontà per costruire un soggetto alternativo al centrosinistra. E nell'ipotesi, obbligati ad una raccolta firme in tempi record e con giorni di lockdown di mezzo per poter presentare le liste.
Tra risse, fragili tregue, commenti al vetriolo e messaggi (social) nella bottiglia, continua a lavorare anche il cantiere del centrosinistra. Nel pomeriggio è prevista l'ennesima riunione fra partiti della maggioranza di governo e forze civiche fra cui le Sardine, alla quale – dopo giorni di lavoro dei pontieri – potrebbe aggiungersi anche "Tesoro Calabria" di Carlo Tansi, movimento populista e "anticasta" quanto basta per piacere a pezzi importanti della base pentastellata, ma già entrato in rotta di collisione per il Pd. Solo 48 ore fa, dopo uno scontro feroce con il commissario dem Stefano Graziano, Tansi – che non ha mai nascosto di ambire ad una candidatura a governatore – haabbandonato riunione e progetto di un polo unico del centrosinistra, sbattendo la porta. Ma la rottura – suggeriscono alcuni – potrebbe non essere poi così definitiva.
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