Tre raid vandalici nella notte contro il candidato sindaco del centrodestra Paolo Damilano: ad essere colpiti sono stati sia i vigneti di Barolo della cantina di famiglia che i due locali di cui Damilano è proprietario a Torino: lo storico caffè Zucca di via Gramsci e il Pastificio Defilippis di via Lagrange di cui sono state danneggiate le vetrine.
"Solidarietà a Paolo Damilano, candidato sindaco a Torino – è il messaggio subito arrivato da Matteo Salvini – nella notte le sue aziende hanno subi'to attacchi vandalici. La violenza di pochi balordi non fermerà mai l'impegno delle persone perbene e che vogliono voltare pagina anche a Torino". A denunciare i tre blitz ai carabinieri è stato questa mattina lo stesso imprenditore che proprio l'altro giorno aveva ricevuto il via libera alla sua candidatura dai leader del centrodestra Salvini, Meloni e Berlusconi.
Anche la sindaca Chiara Appendino, con un tweet, racconta di aver "espresso personalmente la mia solidarietà all'imprenditore Paolo Damilano, per i vili atti vandalici ai danni delle sue aziende di cui spero si riescano a individuare i responsabili. La violenza a sfondo politico o meno non ha mai cittadinanza".
di
Diego Longhin
Solidarietà a Damilano anche dal vicepresidente Pd del Consiglio regionale, il chirurgo Mario Salizzoni: “Esprimo la mia solidarietà a Paolo Damilano, bersaglio di vigliacchi atti vandalici. Anche se ignoriamo gli autori e le loro motivazioni, spero che questo non sia un brutto inizio di campagna elettorale da parte di chi ha voluto dare, a modo suo, il benvenuto a Damilano nella scena politica torinese. La nostra città ha bisogno di serenità e di gentilezza, non di livore e violenza. Gli avversari politici si sconfiggono nelle urne, e si contrastano con le idee. Ci sarà un grande lavoro da portare avanti per espellere dalla politica e dalla società il virus della denigrazione”.
Immediate le reazioni nella Lega anche a livello locale: "Esprimo la mia piena solidarietà a Paolo Damilano per gli atti vandalici subiti contro le sue attività. Gesti avvenuti sia nelle Langhe che a Torino – scrive l'assessore regionale alla Sicurezza, Fabrizio Ricca – Si capiscano subito le motivazioni di questi gesti. Nel caso in cui il movente dovesse essere politico ci troveremmo davanti a un fatto ancora più grave. Non è accettabile che il prossimo confronto elettorale sia inquinato e gravato da azioni violente e vandaliche".
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