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Stonehenge, niente folla al solstizio, English Heritage lo mostrerà online. L’appello: “Non venite, ci vediamo l’anno prossimo”

Trascorrere il solstizio d’inverno immersi in uno scenario mozzafiato: il più famoso (ed enigmatico) monumento preistorico del mondo. Quale? Stonehenge, esatto, patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco (insieme ad Amesbury e agli altri simili complessi della contea di Wiltshire), ricco di monoliti e circoli di pietre che ci interrogano sul passato remoto della nostra specie. La parte più antica è infatti datata intorno al 3000 a.C.: ad essa si sono aggiunti elementi di epoche successive, racchiusi in un terreno circolare che attrae ogni anno milioni di visitatori. Specialmente in questo periodo, quello del dì più corto dell’anno e della notte più lunga. Appunto il solstizio che il 21 dicembre segnerà l’inizio dell’inverno astronomico alle 10.02 (UTC, dunque le 11.02 in Italia). Stavolta si potrà trascorrere (solo) in diretta streaming sugli account social di English Heritage.

Il celebre sito preistorico, con la sua disposizione a circolo di pietre alte fino a nove metri e pesanti fino a 25 tonnellate, è da tradizione destinazione per tanti appassionati e curiosi che si ritrovano dall’alba per celebrare il momento preciso in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l'eclittica, il massimo punto di declinazione. Quello in cui, per chi vive nell’emisfero boreale, il Polo Nord è il più distante possibile dal Sole rispetto al suo asse, non in assoluto. E che segna appunto l’avvio della stagione invernale astronomica.

Stonehenge è da sempre palcoscenico di un mix di sacro e profano, di turismo di massa (tanto da aver bisogno di un tunnel dalla superstrada A303 per snellire il traffico sempre caotico), fascinazioni new age e genuini interessi storico-culturali. D’altronde si ricollega a ciò che l’appuntamento rappresentava storicamente fra culture e religioni diverse, dal paganesimo al cristianesimo passando per l’antica Roma, e per le popolazioni di tutto il pianeta. E a ciò a cui forse quel luogo effettivamente serviva: scavi nel vicino sito delle Durrington Walls, a un paio di miglia da Stonehenge, testimonierebbero in effetti le celebrazioni e le feste degli antichi in occasione del solstizio invernale.

La celeberrima piana dello Wiltshire è infatti il posto perfetto per vivere questa particolare giornata in cui, visto dalla Terra, il Sole tocca la sua altezza minima dall’orizzonte a mezzogiorno, il momento in cui invece dovrebbe trovarsi il più in alto possibile. Se il monumento è circondato da numerosi “barrow”, sepolcri che fanno pensare a una gigantesca necropoli, altre ipotesi suggeriscono invece che – come per altri siti simili, è per esempio il caso del complesso megalitico di Nabta Playa, in Egitto, a 100 km da Abu Simbel – Stonehenge fosse proprio un circolo calendariale. Insomma, un calendario astronomico. La leggenda sull’origine del sito – divenuto negli anni meta di pellegrinaggio per gli adepti di diversi culti neopagani – è legata in particolare alla tipologia e alle dimensioni delle pietre, molto pesanti e originarie di zone lontane diversi chilometri: trasportarli fino al luogo attuale, frutto di una risistemazione nella prima metà dello scorso secolo, era un’impresa pressoché impossibile per gli uomini del neolitico, l’ultima fase dell’età della pietra, quando movimentazioni di questo genere erano praticamente impossibili.

In ogni caso, dovremo interrogarci da casa. Di fronte a un display, possibilmente 4K per apprezzare le sfumature della breve ma intensissima giornata. "A causa della pandemia e nell'interesse della salute pubblica, quest'anno non ci sarà il raduno del solstizio d'Inverno a Stonehenge – spiegano da English Heritage, l’ente che si occupa della gestione e valorizzazione del patrimonio culturale inglese – l'alba del solstizio d'Inverno sarà invece trasmessa in live streaming dalle pietre la mattina del 21 dicembre. Sarà semplice e gratuita da guardare sui canali social di English Heritage. Sappiamo quanto sia allettante venire a Stonehenge per l'inverno. Solstizio, ma chiediamo a tutti di stare al sicuro e di guardare invece l'alba online”. Qui l’account Twitter di English Heritage, qui quello YouTube e qui la diretta già programmata su Facebook. Anche se in realtà, con le dovute misure, il sito risulta regolarmente aperto (anche se con limiti di visitatori, prenotazioni anticipate e alcune zone chiuse alle visite) ma appunto interdetto a iniziative di questo tipo.

Da English Heritage avvisano gli utenti di non cadere nei tranelli sparpagliati online per lucrare sull’appuntamento: di evitare cioè false pagine Facebook, eventi o gruppi ma di limitarsi a scovare la spunta blu che certifica il profilo ufficiale dell’ente e a tenere presente che la diretta del solstizio invernale da Stonehenge è gratuita (se poi si vorrà si potrà fare una donazione) per cui non c’è alcun pagamento. “Non venite a Stonehenge per il solstizio – concludono dall’ente – ci vediamo l’anno prossimo”.

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