L'Emilia scommette sulla riapertura delle scuole in presenza il 7 gennaio, in un panorama nazionale dove si contano diverse esitazioni. La questione sta molto a cuore ai genitori: il comitato “Priorità alla scuola” ha deciso di appendere il 23 dicembre striscioni sui cancelli degli istituti con la scritta: “Ci si vede il 7”. Il pressing delle famiglie sale, il presidente Stefano Bonaccini rassicura: «La decisione spetta al governo mai noi ci stiamo impegnando per farcela». Mentre ieri l’assessore ai Trasporti, Andrea Corsini, ha detto: «Il 7 gennaio possiamo partire in sicurezza, metteremo 200 mezzi in più, ci sono tutte le condizioni perché, prima di Natale, possano essere presentati al ministero i piani provinciali».
A Bologna ieri il piano per la ripartenza è stato sottoscritto dal prefetto, Patrizia Ferrandino e prevede l’aggiunta di 33 mezzi da parte di Tper, oltre ai 45 già aggiunti a inizio anno. Ci sono anche 5 mezzi pronti a scendere in strada in caso di necessità. Per evitare assembramenti, con mezzi pubblici al 50% della capienza, la Regione conta anche su orari scaglionati, con flessibilità di due ore in entrata e in uscita.
Un accorgimento che a Bologna non verrà preso, rimarranno infatti gli orari già stabiliti a settembre. In altre province, come ad esempio Modena, invece sì. Dirimente il fatto che la didattica in presenza sarà al 75%. Corsini ha assicurato che ci saranno anche controlli alle fermate degli autobus.
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