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Parmense, la stanza degli abbracci gonfiabile: regalo nelle case per anziani

È un regalo davvero speciale quello ricevuto dai 48 ospiti salsesi della residenza per anziani di Salsomaggiore e dai loro familiari: da oggi hanno a disposizione un luogo sicuro dove potersi incontrare di nuovo, parlare e abbracciare in sicurezza.

Una stanza degli abbracci per alleviare la solitudine dei nonni è stata inaugurata nella residenza per anziani in viale delle Rimembranze grazie alla donazione a Proges, la cooperativa che gestisce la struttura comunale, da Comeser, Sinapsi e Bit che hanno voluto compiere un gesto concreto a beneficio delle persone del territorio parmense che a causa della pandemia vedono da mesi limitati gli incontri con i propri cari.

(vasini)

Uno spazio dedicato all’incontro con gli anziani in tende gonfiabili che funzionano come "stanze isolate" da pareti di plastica per riportare un abbraccio e una carezza ai ricoverati in quattro case protette gestite da Proges.

La "cabina" gonfiabile lunga circa quattro metri che fa passare il suono ma non l'aria è stata inaugurata alla presenza del sindaco Filippo Fritelli e sarà attiva dal 18 dicembre al 3 gennaio 2021 nella Cra Salso.

Dal 4 al 20 gennaio "volerà" alla casa protetta Peracchi di Fontanellato, mentre dal 21 gennaio al 7 febbraio arriverà alla casa protetta Santa Rita di Soragna. Infine, dall'8 febbraio al 21 stazionerà al Norge di Roccabianca.

(vasini)

La struttura protegge dal contagio e permette di vedere e di toccare – attraverso dei guanti e un sistema di plastica sterile, una sorta di barriera trasparente dove si innestano due maniche morbide per inserire le braccia – il nonno, la nonna o il proprio familiare, in un ambiente riservato, protetto. L'impegno è osservare sempre un severo protocollo di igiene e di sicurezza ma grazie alla stanza della abbracci si genera speranza.

"In questi mesi – ricorda Michela Bolondi, presidente di Proges – abbiamo fatto tutto il possibile per diminuire le distanze e l’isolamento dei nostri ospiti con le videochiamate e le visite protette. Ma poter sentire l’abbraccio dei propri cari fa la differenza. Per questo ringraziamo tutti i nostri sponsor. Porteremo la stanza degli abbracci in più strutture possibile. Credo sia un enorme valore aggiunto, sia per l’ospite ma anche per il parente, perché va a recuperare, almeno in parte, quel calore umano che in questi mesi è tanto mancato".

Da sinistra Davide Battistini (Sinapsi), Gianluca Scarazzini (Comeser) e la direttrice della Cra Daniela Pandele. (vasini)

"Abbiamo sempre cercato di dare un contributo a chi in questo momento sta vivendo una situazione difficile. Nei mesi scorsi avevamo donato degli smartphone per consentire agli ospiti delle Rsa di mettersi in contatto con i propri familiari attraverso delle videochiamate. Oggi, con la stanza degli abbracci, consentiamo a persone che hanno la necessità di stare vicini di poterlo fare dopo tanti mesi di separazione. In Comeser ci siamo commossi quando abbiamo capito che potevamo realizzare il desiderio di tante persone che da molti mesi non hanno più potuto stringere una mano e avere quel contatto fisico vietato dalle norme anti-Covid", ammette Gianluca Scarazzini, presidente di Comeser, azienda fidentina di servizi internet e telefonia.

Per Filippo Fritelli, sindaco di Salsomaggiore, "è un passaggio molto importante soprattutto in questo momento storico di distanziamento personale tra gli anziani e i famigliari che ritengo sia stato uno delle conseguenze peggiori della pandemia. Oggi andiamo nella direzione opposta, ovvero quella dell'incontro e dell'avvicinamento. È solo il primo passo di un percorso di riqualificazione della nostra struttura che stiamo condividendo insieme a Proges".

Giorgio Pigazzani, assessore ai Servizi sociali del Comune di Salsomaggiore: "Negli anni il Comune di Salsomaggiore ha messo in campo tante iniziative importanti con Proges, non solo questa. Proges è un nostro interlocutore, molto credibile, che ha sempre risposto in modo positivo alle esigenze dei nostri cittadini. Sono ancora poche le strutture per anziani che hanno a disposizione una stanza degli abbracci. Mi fa piacere dire che una è la nostra".

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"Per i nostri ospiti è il più bel regalo di Natale che ci potesse essere perché il distacco e la lontananza possono creare un senso di solitudine che può essere pericoloso anche per il prosieguo della vità delle persone fragili. Possiamo dire che si tratta del toccasana più grande che ci possa essere in questo momento", ammette Amedeo Lucchini, resposanbile territoriale di Proges. (reda)

(vasini)

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