È il Natale da passare chiusi in casa, così, per non farsi prendere dalla malinconia del periodo, le decorazioni devono essere più sontuose che mai, tanto da destinare gran parte delle spese previste per queste feste proprio agli addobbi, meglio se fatti da sé. È una delle tendenze rilevate nella ricerca fatta da Reply, azienda specializzata nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni digitali innovative. La società italiana ha applicato la propria tecnologia proprietaria per interrogare la rete europea sui trend natalizi con la piattaforma “Trend Sonar”, in grado di creare una panoramica e una mappatura delle tendenze rilevanti in vari mercati merceologici e geografici. E i dati raccolti hanno davvero disegnato un Natale anomalo.
Il “Natale del Covid” fotografato da Reply, oltre a caratterizzarsi per una maggiore attenzione nella cura della preparazione in casa, indica che dover rinunciare al pranzo con la famiglia porta ad abbandonare i piatti della tradizione, a cercare spiritualità e a voler misurare lo scandire del tempo, in attesa di momenti migliori probabilmente, con un vero boom di acquisti di calendari dell’Avvento.
Meno capitone e lenticchie, ma non regali. Nonostante la diminuita disponibilità economica e le difficoltà a spostarsi per gli acquisti, nel nostro Paese anche quest’anno i regali rimangono un elemento importante del Natale, pur se ci si rivolge di più all’acquisto online, che alla ricerca della strenna negozio per negozio sul corso della città.
Non stupiscono i dati di acquisto su Amazon (+17%), ma a seguito delle misure di contenimento del virus aumenta in generale il delivery, che raggiunge il +130%. L’incertezza, però, ha scoraggiato gli appuntamenti del Black Friday (-42%) e del Cyber Monday (-29%), in genere sfruttati per cogliere occasioni in vista dell’imminente festività.
L’accresciuto interesse per gli addobbi ha il suo picco in Gran Bretagna, dove quest’anno si comprerà il 46% in più di festoni, ghirlande e luci. Ma, rispetto al 2019, anche i consumatori italiani sono più interessati a immergere le proprie case nell'atmosfera scintillante del Natale (decorazioni +35%, agrifoglio e albero di Natale +11%). Un po’ per risparmiare, un po’ per passare il tempo, ci saranno soprattutto decorazioni fai-da-te (+80). In crescita anche la voglia di misurare il passare del tempo e di contare i giorni che mancano al Natale (e alla fine di questo tormentatissimo 2020) con l’aumento di acquisti di calendari dell’avvento (+202%) e musiche di Natale (+ 10%). I decreti e la prudenza fanno calare l’interesse verso le possibilità di riunirsi fisicamente in famiglia e tra colleghi (cena della vigilia -67%, pranzo di Natale -38%, Santo Stefano -49%, festa di Natale Aziendale -77%)
C’è bisogno di parole di conforto, così aumenta del 667% la tendenza a partecipare al momento della Benedizione Urbi et Orbi del Papa a Natale (+667%). Questo bisogno di spiritualità, tuttavia, pare ignorare uno dei simboli principali del Natale cristiano, cioè il presepe, con il -24% di intenzionati ad allestirlo. Lontani da nonni, zii e anziani legati ai piatti tipici del Natale, vinceranno i menù alternativi: Reply rileva un crollo delle pietanze più tradizionali, come il cappone (-66%), il capitone (-60%) e cotechino e lenticchie (-84%). C’è voglia di spiritualità, ma ci sarà un 63% in meno di presenze alla Messa di Natale e va da sé che in quattro o meno non si gioca alla tombola (-74%). Inamovibile dalla tavola, seppur con meno commensali, il panettone (+3%), ma la voglia di brindare è poca, con una diminuzione del 44% dello spumante.
Niente tombola e men che meno i giochi a carte (pericolosi anche per il contagio…) il tempo lo si passa davanti allo schermo, che sia il classico televisore o il tablet. A segno positivo infatti l’interesse per le nuove piattaforme che offrono la possibilità di guardare film da casa (Netflix +41%, Disney+56%, Prime Video +55%). La corsa all'abbonamento dipende sia dall'impossibilità di recarsi al cinema (-93%) sia dal periodo di vacanze da trascorrere in casa. Se l'anno scorso si comprava la tuta da sci o l'abbigliamento adatto a un viaggio, adesso si spende per la tuta da casa e i capi più comodi (loungewear +238%, leggins +11%).
Il lockdown, l'impossibilità di viaggiare e il lavoro da casa influiscono sui regali: se negli anni passati ci si poteva coccolare con un biglietto aereo o un capo d’abbigliamento da sfoggiare in un'imminente occasione mondana, la necessità di stare in casa sia nel tempo libero, sia per lavorare dà impulso agli acquisti di strumenti tecnologici che possono aiutare nello smart working o negli hobby. In aumento rispetto al 2019 le ricerche per tutti i prodotti che facilitano il lavoro da remoto (webcam +71%, monitor +93%, pc e computer portatili +28%) o gli esperimenti in cucina (robot da cucina +44%, teglie da forno +84%, frullatori +52%, macchina del pane +55%, stampi in silicone +70%, tostapane +50%). In casa si fa anche l’attività fisica e, pur se l’intenzione di mettersi a dieta dopo le abbuffate di Natale cala del 100%, crescono gli acquisti di tappetini yoga (+38%) e pesi (+9%).
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