Un fil rouge che collega il Lazio al Molise e da lì tocca l'Abruzzo prima e la Puglia poi. Un fil rouge di grano, che raccoglie dalla terra e racconta la terra attraverso un prodotto finito, il più famoso di tutto il nostro Paese: la pasta. In questo caso è la pasta de La Molisana, che dopo il cambio di proprietà del 2011, e l'acquisizione da parte del Gruppo Ferro – mugnani da quattro generazioni – ha indirizzato il suo rinnovamento lungo un solco sempre più attuale, quello della provenienza del grano. Scegliendo solo grano 100% italiano e di fondando una filiera corta e accuratamente controllata per le materie prime, chiudendo il cerchio di una filosofia etica e sostenibile della propria produzione.
Un lavoro che non arriva all'improvviso ma che, come sottolinea la proprietà, è frutto di idee lontane e soprattutto di una volontà ferrea, quello di mettere in piedi un "percorso virtuoso di agricoltura sostenibile che valorizzi le colture locali, basandosi su parametri qualitativi e tecnologici altissimi". Un risultato ottenuto grazie all'ausilio delle tecnologie e di un pool di agronomi che avvelendosi di metodi all'avanguardia sono riusciti a selezionare "i semi italiani che restituiscono un grano duro alto-proteico, di eccezionale tenacità ed elasticità", requisiti fondamentali per una pasta di alta qualità. Seminare grano di altissima qualità e lavorarlo al top di gamma, non è però l'unico tassello del progetto "grano 100% italiano" messo in atto dall'azienda di Campobasso. In primis sono state scelte quattro regioni oltre al Molise (Abruzzo, Lazio, Marche e Puglia), tutte selezionate "per la loro alta vocazione alla produzione cerealicola, grazie al clima particolarmente favorevole", da qui in poi è stata costruita una filiera integrata e solida di produzione che vede coinvolti oltre 1450 produttori e l'azienda impegnata "a quintuplicare i volumi di acquisto del grano duro passando da 10.000 a 50.000 tonnellate". Un impegno solido per valorizzare la produzione di grano italiano e aiutare i piccoli produttori che insistono sul territorio.
Gli accordi di filiera rappresentano per il pastificio La Molisana "un importante strumento per creare un legame stabile con i coltivatori e tutelare il loro lavoro con benefici reciproci a più livelli. Per favorire un’agricoltura sempre più innovativa e sostenibile offriamo – sottolineano i responsabili – assistenza tecnica ai produttori agricoli e attraverso un nostro partner CGS Sementi, seguiamo passo per passo le coltivazioni, riuscendo attraverso la piattaforma di assistenza Grano.net, a fornire supporti decisionali e indicare gli interventi agronomici più appropriati in relazione alle condizioni climatiche" e ambientali tipiche di ogni regione.
Benefici pratici per gli agricoltori che si vedono supportati in un lavoro complesso e aiutati da tecnologie a cui, da soli, non potrebbero accedere. Ma non sono gli unici "il patto di filiera regala vari plus. Oltre al migliorare e aumentare costantemente la loro produzione, ai coltivatori viene riconosciuto un prezzo minimo garantito e una prospettiva di lavoro a lungo termine, oltre a un deciso investimento sulla loro formazione" grazie all'introduzione di "modelli premiali di riferimento che incentivano la coltivazione di grano duro di alta qualità". Last, but not least, grazie all'utilizzo della digitalizzazione e della mappatura del territorio e delle colture, "si potenzia la tracciabilità dei vari passaggi della filiera", rendendola più efficiente e più sostenibile dal punto di vista ambientale (la riduzione dei trasporti porta a un'automatica riduzione delle emissioni di CO2).
ROMA – Frontale muscoloso da Suv, silhouette da station wagon e coda da crossover sportivo.…
AGI - Tesla riprende la produzione a Shanghai, sottoposta a un lockdown che ha innescato…
Scoperti da un talent scout d'eccezione come Fiorello, che li battezzò I Gemelli di Guidonia…
AGI - Il Programma MilleMiglia continua a garantire agli oltre 6 milioni di iscritti l'opportunità…
AGI - Radu Lupu, considerato come uno dei più grandi pianisti del mondo, è morto…
AGI - Non messaggini o telefonate minatorie o appostamenti sotto casa ma una continua aggressione…