Il governatore della Campania Vincenzo De Luca dice no a "mezze misure" per contenere la pandemia da coronavirus nei giorni di Natale e, primo fra i presidenti di Regione italiani, annuncia già un provvedimento più restrittivo rispetto alle misure introdotte dal governo: "Seguiremo la nostra linea – dice in diretta Facebook – quella del massimo rigore. Non ci sarà mobilità dai comuni sotto i 5 mila abitanti ", diversamente dunque da quanto previsto nel nuovo decreto legge.
E nelle prossime ore potrebbero arrivare altre decisioni in controtendenza con Roma. La Campania entra da domenica 20 dicembre in zona gialla: il ministro della Salute Roberto Speranza non ha rinnovato l'ordinanza che l'aveva collocata nella fascia intermedia, quella arancione, e ci resterà fino a mercoledì 23 dicembre. Ma anche su questo De Luca e l'unità di crisi regionale stanno ragionando. Il timore è che la riapertura di bar e ristoranti fino alle 18, dopo più di un mese di attività limitata solo ad asporto e consegna a domicilio, possa dare la stura ad assembramenti soprattutto nelle zona più affollate di Napoli e delle altre principali città. Così si stanno valutando eventuali ulteriori iniziative.
De Luca insiste sui tasti a lui cari del "rigore" e della "responsabilità". Poi afferma: "Se una misura deve essere efficace, non può avere 300 deroghe. I cenoni non sono controllabili, se faccio il cenone con venti familiari non conviventi, non sono stato umano ma irresponsabile. Questo momento di eventuale raccolta di tutti in famiglia significa aprire di nuovo le porte delle terapie intensive. Dobbiamo capire che anche con il comprensibile calore umano, rischiamo di far ripartire il contagio a metà gennaio, di complicare la stagione della vaccinazione e ancor di più con l'anno scolastico che si apre. Facciamo un sacrificio, facciamoci gli auguri al telefono o con una videochiamata, avremo tempo per vivere momenti più intensi di calore familiare", avverte.
In Campania, prosegue il presidente della Regione, "in questi mesi, dopo tante chiacchiere, sapete quanti medici sono arrivati? 23. Di questi un solo anestesista. Quello che abbiamo fatto, ed è un miracolo, lo abbiamo fatto a mani nude, con le nostre forze e grazie all'impegno di medici, infermieri, tecnici, protezione civile. E avendo il coraggio di decidere cose chiare. In questo momento abbiamo un tasso di positività del 6,6 per cento, 119 ricoverati in terapia intensiva su 640 posti disponibili. Da giorni non registriamo più ricoveri in terapia intensiva. Avete visto la situazione drammatica del Veneto, da sempre zona gialla, che oggi ha il triplo delle terapie intensive occupate dalla Campania, a dimostrazione di quanta cialtroneria ci sia sulla suddivisione in zone. I cittadini veneti stanno pagando sulla loro pelle il propagandismo e le finzioni del governo nazionale e non solo nazionale".
De Luca torna su uno dei suoi cavalli di battaglia, la presunta "campagna di sciacallaggio orchestrata nei confronti di Napoli e della Campania che – afferma il governatore – si è conclusa nel ridicolo. Restiamo la regione che è uscita meglio dalla situazione, quella che ha il tasso di mortalità più basso d'Italia".
Poi il presidente della Regione ricorda che il Viminale non ha ravvisato gli estremi per disporre lo scioglimento dell'Asl Napoli 1 per presunte infiltrazioni camorristiche. "E' finita un'altra occasione di sciacallaggio".
Il governatore si sofferma inoltre sulle vaccinazioni anti-Covid: "Un cristiano normale si aspetterebbe la distribuzione in percentuale rispetto alla popolazione. Stranamente, neanche in questo caso è così. Apprendiamo di una distribuzione dei vaccini avvenuta sulla base di criteri misteriosi. Ci siamo mobilitati. Andremo avanti sulla base della nostra programmazione, senza gonfiare né falsificare i dati. Abbiamo quasi completato la fornitura dei congelatori per il 95 per cento delle nostre esigenze. Ci dicono che si farà una giornata unica europea, simbolica, cercheremo il 27 dicembre di fare anche noi delle vaccinazioni simboliche nelle città della Campania. Sempre se ci fanno la grazia di mandarci le dosi. Dalla mattina del 12 gennaio dovrà essere pronto tutto. Per quella data abbiamo fissato una sorta di esercitazione generale in tutta la Campania. Dobbiamo lavorare alla tedesca, un'occasione quasi militare: congelatori, medici, spazi per la somministrazione. Dovrà essere una macchina perfetta".
Sul Recovery Fund, De Luca ribadisce di essere intenzionato a costituire un "fronte meridionale per impedire un furto di decine di miliardi di euro ai danni del Sud. Altro che 66 e 34, si farà 66 al Sud e 34 al Nord".
Nel suo consueto monologo sociale del venerdì, De Luca aveva anche attaccato il premier Giuseppe Conte sulla liberazione dei 18 pescatori di Mazara del Vallo tornati casa dopo essere rimasti per 108 giorni detenuti in Libia. "Ci si poteva risparmiare la sceneggiata del presidente del Consiglio e del ministro degli Esteri in Libia. Siamo felici ma indignati per il fatto che siano rimasti prigionieri per 3 mesi nell'indifferenza generale", afferma.
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