Il centro di Torino fa spazio allo shopping di Natale, per diluire gli assembramenti visti nello scorso fine settimana durante la prima domenica in zona gialla. Dalle 10 alle 20, sia di sabato che di domenica, via Roma diventa pedonale anche nel primo tratto, da piazza Carlo Felice a piazza Cln, per consentire alla folla di non intasare i portici e di camminare anche nel mezzo della carreggiata. Un piccolo sfogo anti- Covid che, secondo l'auspicio, dovrebbe sciogliere la folla attesa in centro nell'ultimo fine settimana prima di Natale. Con i centri commerciali chiusi il sabato e la domenica, teatri, cinema e attività culturali ancora sospese, le persone che vogliono uscire di casa tenderanno a riunirsi nel cuore di Torino con pericolosi assembramenti per la possibile diffusione del coronavirus.
Al tavolo convocato ieri dal prefetto Claudio Palomba, con le associazioni di categoria e rappresentanti di Palazzo civico e della Regione, si è esaminata anche la possibilità di dividere il flusso della folla, separando le direzioni pedonali come si fa con le auto, sia su via Roma, sia sulle strade già riservate ai pedoni come via Lagrange e via Garibaldi.
L'ipotesi però è stata scartata: impossibile immaginare di posizionare le transenne per dividere le corsie, visto il precedente del 2017 in piazza San Carlo dove sono state proprio le barriere a rallentare la fuga delle persone e aggravare la situazione. "L'uso delle transenne non sarebbe sicuro", sottolinea l'assessore al Commercio Alberto Sacco. L'alternativa sarebbe stato un " cordone umano" organizzato da agenti delle forze dell'ordine, ma anche questa ipotesi è risultata impraticabile. Uomini in divisa ci saranno, in campo per controllare gli affollamenti e il rispetto delle regole da parte dei torinesi. Tra le soluzioni scartata anche la possibilità di stabilire un numero chiuso per l'accesso all'area pedonale anche se dai commercianti è arrivata la richiesta di far scattare eventuali chiusure in caso di affollamento ingestibile. Un po' come avveniva con le auto nelle domenica pre natalizie, fino a qualche anno fa, quando le code in via Roma e nelle vie limitrofe facevano scattare l'alt della polizia municipale che chiudeva al traffico la zona.
L'invito è comunque quello di rispettare le regole: la Regione pensa a una campagna di comunicazione lampo, associata a quella già in campo per promuovere le spese di Natale nei negozi di vicinato, con l'invito a indossare la mascherina durante lo shopping, restare distanziati e evitare di affollare negozi e piazze nel fine settimana. Un appello di cui nessuno sa anticipare l'efficacia, viste le ipotesi di chiusure, più o meno rigide, di cui discute il governo. "I torinesi hanno già speso oltre il 20 per cento in meno rispetto al Natale dello scorso anno, con una perdita già conteggiata di 400milioni per le nostre imprese" chiarisce il presidente di Confesercenti Giancarlo Banchieri, per il quale una nuova chiusura " sarebbe una decisione disastrosa, oltre che incomprensibile". In particolare per bar e ristoranti "che hanno riaperto domenica e ora rischiano di riabbassare le serrande senza aver avuto nemmeno il tempo di ripartire " . Anche secondo Maria Luisa Coppa di Ascom "le imprese hanno bisogno di certezze. Non basta – sostiene – la politica dei ristori che rischiano di essere una toppa per un buco sempre più grosso"
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