Una zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi che vanno dal 24 dicembre al 3 gennaio. Oppure, in alternativa, un lockdown nazionale totale dal 24 dicembre al 6 gennaio. Sono i due scenari sul tavolo, che oggi il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha illustrato ai rappresentanti di Regioni, Province e Comuni, riportando le due opzioni emerse ieri nel corso dell’estenuante vertice di maggioranza a Palazzo Chigi. Manca ancora il patto definitivo nel governo, quindi Boccia si è limitato a descrivere le due opzioni. "Di certo possiamo già escludere l'ipotesi di una zona arancione. È in corso un confronto nel governo e appena avremo la bozza ve la invieremo. Possiamo comunque anticipare che ci saranno misure restrittive, anche perché le festività di Natale sono più rischiose per il contagio di quelle di Ferragosto", ha spiega il ministro. Sia Antonio Decaro a nome dei Comuni, sia Michele De Pasquale (presidente dell'Unione delle Province) hanno sostenuto le ragioni di una stretta drastica, soprattutto nei giorni di vigilia.
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di
Tommaso Ciriaco
Le due opzioni, allora. La prima, come è noto, è il punto di caduta proposto dal premier Giuseppe Conte – su cui c’è un via libera di massima del resto della maggioranza, magari con qualche modifica restrittiva ulteriore – e che deve comunque essere sottoposto al vaglio di Italia Viva. Resterebbero gialli i giorni 28, 29, 30 con i negozi aperti fino alle 21, bar e ristoranti fino alle 18.
Il secondo è lo schema preferito da Boccia, Roberto Speranza e Dario Franceschini, convinti della necessità di bloccare tutto per abbattere la curva e riportare il parametro dell’Rt e la pressione sugli ospedali sotto controllo, in modo da resistere meglio alla probabile terza ondata invernale.
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a cura di
Alessandra Ziniti
I morti, oggi, sono stati 683. I contagiati oltre 18.236. La percentuale di positivi rispetto ai tamponi effettuati è tornata a salire al 9,8%. Numeri che è difficile ignorare, tanto che Luca Zaia ha scelto in autonomia di anticipare alcune misure, vietando dal 19 dicembre e fino all’Epifania tutti gli spostamenti extra comunali dopo le ore 14.
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In tarda serata è in teoria previsto il vertice definitivo, a Palazzo Chigi, tra Conte e i capidelegazione di maggioranza, a cui dovrebbe prendere parte anche la renziana Teresa Bellanova, dopo l'incontro tra il premier e Italia Viva delle 19, fissato per la verifica di governo. Domani, infine, nuova riunione con Regioni, Province e Comuni, poi Consiglio dei ministri per varare il testo definitivo che introduce i nuovi criteri restrittivi per Natale.
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