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Settantamila anni di progresso, non buttiamoli via

Ci sono libri di storia che raccontano i fatti e libri di storia che indagano il perché di quei fatti. Terra, popoli, macchine di Jeffrey Sachs è del secondo tipo. Come il capolavoro di Jared Diamond, – Armi, acciaio e malattie – questo libro di Sachs ci offre una chiave di lettura diversa e intrigante delle vicende del genere umano e del pianeta in cui viviamo. Sachs, che è un economista ed è forse il massimo esperto mondiale di economia sostenibile, ripercorre settantamila anni di storia dell’umanità alla luce di tre fattori, la geografia, la tecnologia e le istituzioni, ove per geografia si intende la natura, il clima, l’orografia, gli animali, le malattie; per tecnologia le competenze e il loro evolversi dalla sapienza della caccia a quella dell’agricoltura a quella dell’addomesticamento degli animali, alle macchine; e per istituzioni l’organizzazione degli uomini, le credenze, le religioni, le culture.

Con queste tre lenti d’ingrandimento che si alternano e si intrecciano Sachs ripercorre la storia individuando sette grandi cicli di globalizzazione, dai primi Homo sapiens che emigrarono dall’Africa a popolare tutti i continenti, fino alla nostra globalizzazione digitale. Ogni passaggio, ogni progresso o regresso, è stato segnato dall’ambiente o dall’impatto degli uomini sull’ambiente. E gli ultimi due secoli, quelli di maggior progresso, nel corso dei quali la popolazione è decuplicata e il reddito pro-capite anche, sono anche quelli del raggiungimento e forse superamento del limite.

Ora ci siamo, il rapporto tra progresso e sopravvivenza della nostra specie è possibile solo a certe condizioni, che Geffrey Sachs conosce e sa spiegare meglio di chiunque altro. Nello stesso momento in cui abbiamo finalmente gli strumenti per sconfiggere definitivamente la fame e la povertà che per millenni hanno afflitto la nostra specie, per la prima volta in questi settantamila anni possiamo mettere a rischio la sopravvivenza di questa stessa specie oppure salvarla. Il problema più difficile non è capire cosa fare e come, quello lo sappiamo. È metterci d’accordo per farlo.

Terra, popoli, macchine
di Jeffrey D. Sachs (Sustain)
(Pagine 254, euro 24)

Il libro

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