Di quanti e quali ingredienti si nutre la fantasia? Molteplici e innumerevoli, cucina e pasticceria lo dimostrano. Sta all’estro e alla capacità di chi li combina, li studia con attenzione, fa in modo che ogni boccone sia un gesto per preservarne la natura e la storia, riuscire a farli andare d’accordo. Aleggia su questi ingredienti il principale: la creatività. Ed è a lei che si devono le interpretazioni dei panettoni in chiavi diverse dalla tradizione, dove scorze di agrumi candite e uvette lasciano posto a elementi che esulano dalla tradizione e, assecondano la fantasia, regalano nuovi intensi sapori.
Oltre i canditi c'è di più: i migliori panettoni creativi (secondo noi) del 2020
La recente ricerca promossa da CSM Bakery Solution, strutturata grazie al contributo di Nielsen, evidenzia l’evoluzione dei consumi di questo lievitato, con la proposta artigianale che si attesta al 52% del comparto. Sono famiglie giovani, tese alla ricerca di prodotti di qualità che guardano anche alla varietà, con particolare attenzione alla facilità di reperimento su canali distributivi online e food-hall. Gli acquisti di chi predilige prodotti artigianali si dirigono, emerge dalla ricerca, verso prodotti premium scelti prevalentemente in negozi di fiducia, avvalendosi di consigli di amici e parenti, oltre alle recensioni sul web. Per il mercato artigianale il potenziale di crescita risiede, come riportato, nella scelta dei gusti e valorizzazione di ricette del territorio, cura della confezione e ampliamento dei canali di distribuzione. Questa ricerca mette in luce l’attenzione che i consumatori ripongono nella scelta del panettone che suggella i giorni di festa; oltre al pregio degli ingredienti e della lavorazioni ci possono essere anche motivi sentimentali a spingerci nell’acquisto. Sempre importanti, ma ancora di più in un anno così complicato il sostegno alla ricerca e alla beneficenza: esempi ne sono i panettoni a beneficio della Fondazione Umberto Veronesi, realizzati da Balocco, il panettone classico acquistabile sullo shop online di ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) o il panettone milanese di Tre Marie che sostiene l’Associazione Italiana contro leucemie – linfomi e mieloma. Fisicamente nei punti vendita di LIDL è possibile comperare i panettoni che supportano la Croce Rossa Italiana nei suoi progetti: per ogni panettone venduto ne viene regalato uno alla CRI. Panettoni buoni da pensare, non solo da mangiare!
Panettoni che nascono dai sapori del luogo
Attingono dal territorio in cui vengono sfornati, dove chi li pensa e lavora affonda le sue radici e con senso di appartenenza allietano le tavole del Natale con originalità. Assecondano l’estro del pasticciere che impiega ingredienti della tradizione, spesso dimenticata, per portala in tavola con un panettone.
Albertengo – Panettone Gran Moscato
Riccamente glassato sulla cupola profuma di nocciole tostate, le stesse coltivate nell’azienda agricola di famiglia. Soffice ed elastico al tatto, al suo interno svela un impasto dorato riccamente intessuto di alveoli regolari. Uvette carnose e turgide portano con loro il sentore vinoso, riportando al Moscato e ai suoi profumi che bene si accordano al panettone. Umido, dolce ed equilibrato: burroso senza essere untuoso, armonioso nei sapori che si alternano fra uvette, percezioni del vino e burro, lasciando una bocca pulita e appagata. Non solo nocciole, anche il burro e il vino raccontano il Piemonte; il piacere di averli messi insieme si deve ai fratelli Massimo e Livia che, insieme alla mamma Caterina, proseguono e portano avanti il lavoro della famiglia, da panificatori nel passato a oggi.
Ammu – Panettone con pistacchio verde di Bronte DOP
Una corposa coperta di cioccolato bianco e pasta di pistacchio ricopre la cupola, ospitando una generosa quantità di pistacchi sgusciati. Un impasto soffice ed elastico accoglie la consistente farcitura ad ago, in cui si ritrovano sapore e sentori di tostatura. Alveoli regolari affondano in una consistenza non particolarmente burrosa che viene arricchita dalla farcitura; ricchezza e dolcezza della crema al pistacchio equilibrano e ingolosiscono l’insieme. Bocconi rotondi e pieni di sapore, una gioa scoprire che la ricchezza della copertura non è stucchevole, ma aggiunge corposità all’assaggio.
Antica Osteria Nonna Rosa – Panettone melannurca, tè nero e cannella
Elastico, sodo e leggero il panettone che Francesco Guida prepara con estro e intenzione di valorizzare la melannurca campana IGP. Prima essiccata e poi in infusine nel tè nero non perde carnosità ma acquista profondità nel sapore, arricchendo insieme al profumo lieve della cannella l’impasto. Al naso, insieme alla spezia, il profumo delicato del burro si confonde con quello delle uova, fra le mani si separa in fiocchi lunghi che in bocca diventano leggeri e scioglievoli. La melannurca a pezzetti porta nella sua terra, racconta la passione per il luogo e nel panettone descrive la maestria di questo ragazzo che fa dei lievitati la sua passione. Lungo nel sapore, persistente e avvolgente.
Bonfissuto – Panettone Pop Art
Un panettone il cui impasto è lavorato con il cioccolato e impreziosito da gocce di cioccolato di Modica; elastico e soffice al tatto, ha un profumo delicato di vino che si unisce alla dolcezza. Fittamente intessuto di alveoli, l’impasto è imbevuto con Malvasia e trattiene canditi succulenti di scorze di arancia. Morbido, umido e fragrante: in bocca rimane il sapore del vino nella cui acidità si ritrova il sentore di arancia, tutto ammantato dal cioccolato. Deve il nome alla latta che lo custodisce, scelta da Vincenzo e Giuliano Bonfissuto: ispirandosi ai fiori di ibisco Andy Warhol trasforma la natura con uno stile inconsueto. Di grande piacevolezza l’umidità ben dosata e la pienezza dei sapori che si rincorrono in bocca fino a formare un complesso armonico.
Parla calabrese questo panettone che viene stonato da una piccola fabbrica di dolci di Badolato e porta con sé il profumo degli agrumi di questa terra: sono infatti le scorze candite di cedro e bergamotto a profumare fin dall’apertura della busta. Dorato intenso e soffice, al taglio mostra un interno giallo paglierino intenso riccamente intessuto di alveoli ben distribuiti; al naso insieme alle note agrumate, alcune già dolci altre più pungenti, si sente la fragranza del burro e del cioccolato bianco che in bocca si traducono in morbidezza e pienezza di sapore. La nota particolare è la diversità di gusto dei canditi, succosi e ben calibrati nella dolcezza, ognuno porta il sapore del frutto e si differenzia dall’altro. Ognuno di agrumi che raccontano la Calabria, come la stessa Callipo.
Soffice e non cedevole, profumato e intenso. Deve il nome alla pera Risciola del Matese che viene candita in casa e unita al cioccolato fondente, il tutto profumato con lievi note di cannella. Al naso si sente già tutto, in bocca ritornano i sapori con profondità e generosità: l’impasto soffice diventa fra palato e lingua fondente, pronto ad accogliere le note acute del cioccolato fondente e la succulenza della pera candita. Caratterizzata dalla polpa che tende a scurirsi verso l’interno, la pera mantiene freschezza e fragranza, donando una nota fresca al panettone. Armonioso ed equilibrato, profumato e delicato: un regalo per la terra da cui prende l’ingrediente che gli dà nome.
Dolceria Sapone – Panettone Cipolla Rossa di Acquaviva
Porta il sapore della Puglia e la dolcezza di questa particolare e rinomata cipolla dal manto rosso e forma appiattita. È la sua innata dolcezza a ispirare Eustachio Sapone nell’abbinamento con il cioccolato bianco. Panettone intenso per profumi che spaziano dalla vaniglia, al burro fino al finocchietto selvatico, prima di accogliere la cipolla candita in questo impasto dorato, soffice e giustamente elastico. In bocca tutti i sapori si raccordano sullo sfondo del burro e della fragranza, per un assaggio piacevolmente farcito di stupore.
Fiasconaro – Panettone Rosa e Fico d’India
Una ricca doppia copertura in cioccolato bianco e perle di cioccolato ruby decora questo panettone con frivola eleganza, caratterizzandone il primo impatto al naso. È solo tagliandolo che si svela il carattere dell’impasto soffice, elastico e non cedevole in cui, fra alveoli di dimensioni omogenee, sono immerse gocce di confettura di fichi d’India. Profumo floreale delicato che si alza dalla fetta, insieme a sentori di burro e forno. La confettura rende onore alla frutta maturata al sole, all’essere delicati frutti sotto le spine. Un connubio con la cioccolata rosa che allunga la percezione in bocca del fruttato: delicato e caratteristico, ideato da Nicola Fiasconaro per gli amanti della Sicilia.
Forno Sammarco – Panterrone olive candite e cioccolato
Una cupola ambrata svetta dal pirottino basso, dove sfumature nella scarpatura tendono al dorato chiaro. Spiccano già al profumo le olive candite con una lieve pungenza avvolta dai sentori di burro di vacca podalica, intenso e delicato. Soffice ed elastico al tatto, non untuoso; tagliato mostra un impasto caratterizzato da alveoli allungati e omogeneamente distribuiti, profuma di burro e forno, come crosta di pane. Un sapore quasi panoso addolcito con equilibrio e dalla dolcezza delle olive Cellina di Nardò candite da Corrado Assenza. Nel suo non essere spiccatamente dolce acquista sapore avvolgente quando la cioccolata incontra l’oliva, in un contrasto giocoso e armonico di gusti e consistenze.
Dopo lo Ndujattone un altro omaggio alla sua Calabria con la liquirizia, oro nero di questa regione. Polvere di liquirizia pura nell’impasto di cui al primo taglio se ne sente il profumo; soffice ed elastico, non cedevole con struttura regolare, l’impasto non risulta untuoso ma ricco. Al gusto la profondità della liquirizia arriva in un secondo momento coinvolgendo tutta la bocca, lasciandola piena di una lunga persistenza. Abbinato alla ‘liquirella’, crema spalmabile che contiene scaglie, si arricchisce in una complessa coinvolgenza di sapore, da dosare bene e per gli appassionati. Un guizzo creativo di Macrì che vince un’altra scommessa dopo la ‘nduja.
Pasticceria Pesce – Panettone Don Ernesto
Lussurioso e lussureggiante questo panettone ideato da Pasquale Pesce che unisce pasta di nocciola all’impasto, arricchendolo con gocce di gianduia impreziosendolo con una ricca coperta al gianduia. Nocciola mortarella, tipica di Avella, per rendere omaggio alla terra. Soffice con lunghi fiocchi che si staccano fra le mani e si sciolgono in bocca, dove scadenza e ricchezza avvolgono i sensi. Tracotante ma non stucchevole, emana una fragranza che rimane a lungo con piacevolezza; la copertura conferisce il quid lussureggiante, conquistando gli appassionati di gianduia che non potranno resistere alla seconda fetta. Un panettone per coinvolgere tutti i sensi.
Pasticceria Pepe – Panettone alle albicocche del Vesuvio
Sono le pellecchielle, varietà vesuviana di albicocche con polpa succosa, a raccontare un pezzo di Campania nel panettone Pasticceria Pepe. Soffice, fragrante ed elastico, quando tagliato mostra un impasto giallo oro intessuto di alveoli allungati fra cui trovo posto generosi pezzi di queste particolari albicocche candite. Burro e vaniglia anticipano il piacere che si ritrova in bocca, dove i sapori sono armonizzati dalla gradevole consistenza e succosità della frutta, che quasi sembra fresca. Questo particolare rende il panettone equilibrato e affascinante testimone del territorio.
Pasticceria Vignola – Panettone pera, cioccolato e noci di Sorrento
Una generosa copertura di cioccolato fondante e riccioli completata da gherigli di noci di Sorrento ricopre la cupola simmetrica di questo panettone. Emana un intenso profumo che al taglio conferma come i sentori di burro sconfinino nel cioccolato. Succosi, teneri e non cedevoli i canditi di pera che mantengono consistenza e succulenza. Alveoli fitti e regolari per un impasto che non punta alla dolcezza ma la contiene, in un bilanciamento di sapori che esalta le noci e il connubio pere-cioccolato. Il culmine sulla copertura dove le note astringenti lasciano una bocca pulita e ricca di sapore. Un omaggio alle noci e ai golosi dalle mani di Raffaele Vignola.
Sal De Riso – Panettone caffè napoletano
Si ispira al panettone ma è più basso senza perdere sofficità; sotto onde generose di cioccolato si nasconde la cupola ben simmetrica e già nel profumo omaggia la tradizione del caffè napoletano. Estremamente soffice ma non cedevole, l’impasto profuma di caffè e trattiene alveoli fitti e regolari. Una cospicua farcitura di crema al caffè si alterna con gocce di fondente che lo arricchiscono ulteriormente. Il sapore diventa coinvolgente quando si arriva alla cima della fetta, alla copertura e dona equilibrio: caffè e cioccolato si ritrovano in bocca e persistono con piacere e profondità.
Salumeria Santoro – Pancapocollo
Porta nella fetta il sapore della Puglia, nasce dalla felice unione del Capocollo di Martina Franca del salumificio Santoro con la Pregiata Forneria Lenti di Grottaglie questo panettone che racchiude il salume nell’impasto del panettone. Sotto la cupola brunita si nasconde un profumo di burro e uova che avvolge, in una lievitazione che rende soffice ed elastico il prodotto, pezzi di questa artigianale lavorazione pugliese. Un grande lievitato che può stupire per il coraggio dell’abbinamento, ma all’assaggio stupisce per l'equilibrio con cui gli ingredienti sono dosati e riescono ad armonizzarsi.
Vincente Delicacies – Panettone Sant’Agata
Una cupola generosamente cosparsa di cioccolato bianco e granella di pistacchio, anticipa al naso la dolcezza. Soffice ed elastico l’impasto color oro, con sentori di burro e uova, accoglie una generosa farcitura ad ago di crema di pistacchio. All’assaggio c’è un calibrato gioco fra burrosità e sentori di tostatura, una dolcezza non spiccata che abbraccia bene la farcia senza stucchevolezza. Un equilibrio ben riuscito per il panettone che Nino Marino, fondatore della pasticceria, dedica alla santa patrona di Catania per suggellare il rapporto fra lavorazioni della sua azienda e il territorio che dà vita ai pistacchi.
Qualche grado alcolico che sferza il palato
Un modo gradevole per completare il pasto, un dolce che conduce al bicchiere che accompagna la convivialità delle feste. Elementi dosati con precisione che non appesantiscono ma donano leggere note di piacere evocativo
Baladin – Panettone al beermouth glassato
È la felice unione fra il vermouth di birra Baladin e Albertengo a originare questo panettone che riesce a portare con sé i profumi delle botaniche e gli aromi di questo innovativo prodotto. Soffice ed elastico, con una leggera glassa sulla cupola, profuma di mandorle e burro, insieme a note che evocano il beermouth. Turgide e carnose le uvette che intervallano i bocconi, rendendo ancora già piacevole l’assaggio. Un panettone che riesce a stupire gli appassionati di birra che troveranno in questo vermouth ottenuto a partire dalla birra un ottimo abbinamento per completare il pasto.
Maculan – Panettone al Torcolato
Realizzato dalla pasticceria Filippi questo panettone racchiude il pregio della lavorazione e le peculiarità del Torcolato che lo rendono distintivo. Il vino passito usato per reidratare le uvette, per lungo tempo, trasferisce le sue note aromatiche che vengono sprigionate al naso e all’assaggio. Soffice e fragrante, giallo dorato con alveoli ben sviluppati, ha al suo interno uvette sode e carnose di notevole calibro che trovano posto in un impasto non troppo dolce e giustamente burroso. Questo equilibrio permette ai sapori di essere apprezzati e mette in luce le caratteristiche di questo passito ottenuto da uva vespaiola. Si mantiene il piacere del vino fra i morsi di panettone con il vino passito che diventa ottimo abbinamento.
Pasticceria Tabiano – Focaccia con crema al limoncello
Sfumature dorate avvolgono la cupola soffice ed elastica, un profumo misto di limone e burro solletica il naso. Giallo oro al suo interno richiama il sapore di uova e dei limoni, alveoli uniformi e allungati. Aperto rivela ancora più profumo agrumato, grazie anche alla crema che spicca per generosità di farcitura. In bocca la non spiccata dolcezza dell’impasto aiuta a far emergere tutte le sensazioni gustative, per prime le note agrumate. In fondo alla bocca rimane il piacevole contrasto fra la nota alcolica del limoncello e la parte grassa non invadente, merito anche dell’umidità che conserva e allunga il sapore.
Panettoni che nascono dall’estro di chi li pensa con maestria
Mettono insieme ingredienti che dosati con equilibrio, grazie alla capacità di chef e artigiani, riescono ad avere una nuova vita nei panettoni. A volte elementi esclusivi, altre volte ingredienti che sotto l’occhio di chi li lavoro acquistano una luce diversa e si integrano nel sapore degli impasti.
AtelieReale – Panettone ai frutti rossi
Svettante dal pirottino con la sua cupola color caramello dorato intenso, dalla scarpatura trapelano frutti rossi inglobati nell’impasto. Sodo ed elastico al tatto, ha un profumo di frutti rossi che si svela al naso misto al burro. Tessitura omogenea di alveoli allungati, dove si frappongono i frutti canditi e semicanditi in esclusiva da Agrimontana: lamponi carnosi, fragoline con piacevole acidità, amarene carnose. Il sapore sottile delle uova fornisce una tavolozza su cui si pennellano le sfumature di rosso dei frutti. Ad avvolgere con suadenza la precisa aromaticità del burro di cacao e lampone, Inspiration Framboise. Ricco e complesso nella sua armonia, esce dalle mani dello chef Gian Piero Vivalda e di Luca Zucchini impegnati nel laboratorio annesso a ristornate Antica Corona Reale.
Forno Brisa – Panettone albicocca e cioccolato
Dal brunito chiaro della cupola, ben sviluppata e cosparsa da una glassa mandorlata, si erge un profumo delicato e piacevole di tostatura e di forno. Soffice ed elastico, mostra una bella struttura ricca di alveoli in un impasto giallo oro. Al suo interno accoglie generosi pezzi di albicocche succulenti, non troppo dolci che mantengono la leggera acidità del frutto fresco, e pepite di cioccolato che danno vita a un abbinamento intenso che rimanda al dolce austriaco. In bocca è una commistione di sapori che si rincorrono: le mandorle della glassa richiamano le albicocche e queste cercano il cioccolato. Intenso e appassionante.
La Primula – Panettone al cioccolato Ruby, amarene e bacche di goji
Una profonda scarpatura emerge fra sfumature dorate e brunite, da qui emana un profumo leggero di forno misto a dolcezza. Giallo dorato intenso al suo interno con alveoli regolamento distribuiti fra cui compaiono pepite di cioccolato ruby, dal sapore fruttato e dolce, succose amarene candite e bacche di goji che con il loro gusto rendono sferzante il sapore complessivo. Fiocchi lunghi e soffici, in bocca si sprigionano dolcezza, aromaticità e un pizzico di acidità che formano un insieme armonioso. Un piacere frivolo e appagante nel suo essere ben dosato sia nell’impasto che nei componenti. Lungo ed espressivo il sapore che viene da questa pasticceria di Mattia Premoli a Treviglio, che promuove la campagna #adottauncandito per sottolineare l’importanza della qualità delle materie prime.
Pastificio Gentile – Blu di bufala
Non impressioni il nome e nemmeno l’ingrediente, ben dosato e armonizzato nell’impasto soffice e fragrante questo particolare erborino da latte di bufala aggiunge un profumo e un sapore leggermente pungente e molto aromatico. Soffice sotto la copertura di cioccolato bianco, arricchita da noci, non è untuoso ma corposo fra le mani; in bocca avvolgente nel contrasto aromatico fra l’erborinato sottilmente calibrato e la succosa dolcezza delle fragoline semicandite. Un connubio che sorprende per piacevolezza ed equilibrio, un panettone che riesce a farsi ricordare per complessità armoniosa dei sapori e per soffice consistenza.
Sintesi – Panettone con cioccolato bianco e albicocche
Sono le mani di Matteo Compagnucci, oggi chef insieme a Sara Scarsella del ristorante Sintesi ad Ariccia, a dare vita al panettone che sotto la glassa a base di nocciola gentile romana racchiude morbidezza e frangranza. I profumi che arrivano al naso aprendo la busta si ritrovano più intensi tagliando la fetta: burro, uova e le note lievi del miele millefiori. Carnose le albicocche candite che piacevolmente mantengono un sferzata acidula sul finale, formando un gradevole equilibrio con la dolcezza del cioccolato bianco. Soffice e non cedevole, dolce senza essere stucchevole, questo panettone raccoglie il testimone delle importanti esperienze in pasticceria di Matteo e le porta in tavola con un lievitato elegante e ricco.
Panettoni dove alberga la golosità del cioccolato
Indiscusso ingrediente capace di ingolosire grandi e piccoli, il cioccolato nelle sue declinazione e abbinamenti contribuisce a rendere speciali questi panettoni: frutta secca da guscio, granelle, frutta candita e l’estro di chi lo lavora a formulare gli abbinamenti
Festeggia il primo secolo di vita il brevetto esclusivo di Gay-Odin: il cioccolato foresta, la cui lavorazione si deve a un’intuizione di Isidoro Odin. E lo celebra con ampia generosità anche sulla cupola di questo lievitato, formando un golosissima crosta piena di gusto e fascino. Al suo interno un impasto ofella, soffice, burrosa e piena di piccoli e fitti alveoli che profuma di vaniglia e burro. Un contrasto che appaga alla vista e al gusto: la cioccolata foresta scura si staglia conto il dorato interno, il sapore inconfondibile si allieta della fragranza dell’impasto. Di pregio e prestigio, anche in virtù della lavorazione delle delicate sfoglie che compongono l’iconico cioccolato che chiedono una lavorazione manuale. Dedicati ai cultori della storia di questo piacere che possono trovare questa speciale cioccolata anche nel panettone.
Giovanni Cova & Co – Panettone Grancioccolato
Intenso profumo di cioccolato che arriva dalla copertura sulla cupola, dove ghirigori colati si infittiscono e arricchiscono con nocciole pelate e tostate. Giallo dorato carico con alveoli regolamento distribuiti fra cui stagliano generose gocce di cioccolato. Al naso la nota dominante rimane il cioccolato, seguita dal burro, mista a un profumo di forno e pasticceria. Soffice fa le mani e in bocca, dove il sapore del fondente dona aromaticità all’impasto non particolarmente dolce, lasciando una bocca appagata. Per celebrare i 90 anni dalla fondazione, la Giovanni Cova & Co in collaborazione con la Pinacoteca Ambrosiana e la Pinacoteca di Brera, in occasione dell’anno sanziano, accompagna i panettoni della linea con un libro e coupon sconto per gli ingressi nelle due pinacoteche.
Svettante, compatto ed elastico. Color bronzo sulla cupola dove si intuisce fra le sfumature la scarpatura; profuma di crosta di pane e cioccolato anche prima di tagliarlo, la fetta mostra alveoli ben distribuiti e allungati e una generosa quantità di cioccolato: fondente al 61%, latte e bianco. La pasta di arancia compone una base olfattiva che ospita il cioccolato, mentre la vaniglia profuma l’impasto formando ricchezza al naso che si ritrova in bocca. Fonde in bocca al primo segno di calore, sprigionando complessità aromatica molto piacevole. Lascia una bocca molto gradevole e pulita, senza invadenza di dolcezza e appagata dalla profondità del cioccolato. Coinvolgente.
Ambrata intensa la glassa di nocciole che anticipa al naso quello che si svela essere uno degli ingredienti fondamentali di questo panettone. Sofficemente sodo al tatto ed elastico, tagliato riporta alla prima nota olfattiva: incorpora nell’impasto una ganache di cioccolato e pasta di nocciole, mostrando alveoli fitti e ben allungati. La presenza del cioccolato domina profumi e sapori, fiocca fra le mani e si scioglie in bocca nel sapore di gianduia. Gocce di cioccolato sono inclusioni che sprigionano ulteriore carattere e allungano piacevolmente la sensazione di burrosità in bocca. Non spiccatamente dolce lascia in bocca una sensazione di tostatura chiara che ben si accorda con il cioccolato. Per gli amanti dei sapori coinvolgenti.
Pasticceria Marisa – Panettone Noemi
La craqueline al cacao svetta sulla cupola simmetrica e ben sviluppata di questo panettone, ammantando l’olfatto con il profumo di burro e cacao, chiaro richiamo ai sapori che si ritroveranno al suo interno. Impasto scuro di cioccolato dove trovano posto alveoli belli allungati e omogenei nella distribuzione; fra loro di affastellano pepite generose in dimensione e quanto di cioccolato fondante. Fiocchi lunghi trattengono il cioccolato che si ritrova in bocca con un impasto di consistenza soffice e non cedevole. Arrivati alla parte alta la sensazione gustativa di tostatura chiude il boccone con pienezza e suadenza, lasciando la bocca piena e pulita. Un tripudio per gli amanti del cioccolato.
Pavè – Panettone al cioccolato
Una generosa e omogenea glassatura cosparge la cupola simmetrica che si alza dal pirottino, con note tostate che arrivano al naso come primo baluardo del cioccolato. Elastico e sodo al tatto, tagliato ha una bella rete di alveoli omogeneamente distribuiti e allungati. Vaniglia, cioccolato e burro si rincorrono al naso e in bocca, con tutte le sfumature di diverse percentuali: latte, fondente, biondo e la dolcezza del bianco. Sono inclusioni di grandi dimensioni che ammantano il palato di piacere, mantenendo eleganza ed equilibrio. Un panettone per gli amanti del cioccolato che prediligono la nota finale di astringenza che pulisce la bocca e la lascia pronta alla seconda fetta.
Zàini Milano – Panettone al cioccolato Zàini e pasta di mandorle
Bella ed evidente scarpatura lascia il segno sulla cupola fra brunito chiaro e dorato intenso, lasciando emergere le scaglie di cioccolato che giacciono nell’impasto. Sodo ed elastico al tatto, aperto mostra alveolata fittamente distribuita nella quale si inseriscono le scaglie e pepite di pasta di mandorla. Soffice e piacevolmente umido, al naso il profumo di forno si confondo con quello di mandorle che non predomina sul cioccolato. La dolcezza si diffonde sul palato senza stuccare, fra evocazioni di marzapane e la pungenza del fondente che porta equilibrio alla dolcezza. Burroso al punto giusto, adatto per gli amati dei sapori golosi e ricchi.
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