ROMA – Continuità per ritagliarsi uno spazio importante nei quartieri nobili della classifica. E' quella che insegue la Roma, che chiude il turno infrasettimanale di campionato ospitando giovedì sera all'Olimpico il Torino di Marco Giampaolo. Dopo il 5-1 inflitto al Bologna al Dall'Ara, una vittoria proietterebbe Dzeko e compagni in scenari che nemmeno il più ottimista dei tifosi avrebbe immaginato ad inizio stagione.
Di fronte c'è la formazione granata a caccia di una reazione dopo una crisi di risultati che vede Belotti e compagni a quota sei punti dopo undici giornate. Ma il diktat di Paulo Fonseca è chiaro: guai a sottovalutare un Torino che lo scorso gennaio fu protagonista di uno sgambetto ai giallorossi. "La partita di undici mesi fa non è importante – ha esordito il tecnico portoghese in conferenza stampa – Quel che conta è la qualità attuale del Torino che è una squadra forte e che non merita quella classifica. Sarà una partita difficile contro un gruppo organizzato che vuole avere sempre la palla. Servirà una partita giocata al meglio per vincere. E alla mia squadra chiedo ambizione in ogni partita. Non guardiamo i numeri, pensiamo solo al prossimo match". E a chi gli chiede se ha intenzione di cambiare la preparazione per evitare il calo fisico dello scorso anno, risponde così: "Difficile farlo quando non si ha tempo. Ora stiamo meglio, i risultati ci stanno portando motivazione".
Il timoniere giallorosso torna poi a lamentarsi del calendario, che vedrà poi la squadra capitolina rendere visita all'Atalanta domenica, mandando una frecciatina alla Lega di Serie A: "Non capisco perché solo la Roma gioca giovedì, a meno di 72 ore dalla sfida successiva, mentre tutti giocano oggi. E così abbiamo di conseguenza meno tempo per preparare la prossima partita", sottolinea Fonseca, prima di fare il punto della situazione. "Non voglio cambiare molto ma abbiamo alcune situazioni da prendere in considerazione: Karsdorp non può giocare tre partite in una settimana, Cristante è squalificato. Faremo 2-3 cambi".
Spazio quindi a Bruno Peres al posto del laterale olandese mentre in difesa, vista la squalifica di Cristante, si prepara il ritorno dal 1′ di uno tra Smalling e Mancini: "Sono entrambi pronti per giocare. Vedremo chi partirà. Pau Lopez? Giocherà lui ma Mirante sta meglio". Su mercato ("Vedremo a gennaio") e polemiche arbitrali ("Discorso chiuso"), Fonseca glissa ma spende una battuta scherzosa per commentare le dichiarazioni del bomber dell'Inter, Romelu Lukaku, che ha recentemente dichiarato di sentirsi tra i "cinque attaccanti più forti al mondo": "Non sono d'accordo. Per me i tre attaccanti più forti sono Dzeko, Borja Mayoral e Mkhitaryan", ha concluso sorridendo.
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