PARIGI – Il tribunale speciale per gli attentati terroristici del gennaio 2015 contro Charlie Hebdo e l'Hyper Cacher ha escluso l'accusa di terrorismo per 6 degli 11 imputati presenti in aula. I sei sono stati giudicati colpevoli di associazione per delinquere ma senza la qualifica di terrorista. Ali Riza Polat è stato dichiarato "colpevole di complicità" con i killer, i fratelli Kouachi e Amédy Coulibaly. Condannata a 30 anni di reclusione la compagna del killer dell'Hyper Cacher, Coulibaly, Hayat Boumeddiene, in fuga dai giorni delle stragi e giudicata in contumacia. La condanna rispecchia le richieste dell'accusa, che aveva sottolineato il "ruolo importante" della donna nella preparazione degli attentati, prima di fuggire in Siria prima che fossero realizzati.
Presentato come il "braccio destro" di Coulibaly, Polat è originario come lui della banlieue parigina di Grande Borne a Grigny. Trentacinque anni, franco-turco, è accusato fra l'altro di aver aiutato Coulibaly e i fratelli Said e Chérif Kouachi, i killer di Charlie Hebdo, a preparare gli attentati.
Processo ai fantasmi di Charlie Hebdo: "La Francia dimentica"
dalla nostra corrispondente ANAIS GINORI
Nezar Mickael Pastor, Amar Ramdani e Willy Prevost sono stati riconosciuti colpevoli di associazione a delinquere terrorista. Said Makhlouf, Mohamed Fares, Abdelaziz Abbad, Metin Karasular, Miguel Martinez, Christophe Raumel sono colpevoli di associazione a delinquere senza la qualifica di terrorista. Il processo, che si è aperto tre mesi fa, è stato una dura prova, non solo per le parti civili, i sopravvissuti e i familiari delle vittime, che hanno rivissuto l'orrore di quei giorni. Vi è stata una interruzione di oltre un mese, a causa del contagio di uno degli imputati, Polat, che si è ammalato di coronavirus. E durante il dibattimento vi sono stati due attacchi terroristici: a settembre due persone sono state ferite a coltellate vicino all'ex sede di Charle Hebdo e in ottobre è stato decapitato l'insegnate Samuel Paty che aveva mostrato vignette di Maometto in classe.
Gli attentati contro Charlie Hebdo e l'Hyper Cacher provocarono 17 morti. In due mesi di processo, si sono avvicendati in aula circa 150 testimoni e periti.
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