Attenderanno le motivazioni della sentenza per decidere, insieme ai loro avvocati, se impugnare la condanna inflitta dal Tribunale di Bari per quattro falsi scoop venduti al tg satirico Striscia la notizia, in onda su Canale 5. Domenico De Pasquale (in arte Mingo) e la moglie Corinna Martino, ci tengono a precisare via social i dettagli della sentenza emessa il 14 dicembre dalla giudice Rosa Calìa Di Pinto.
"Falsi servizi per Striscia la notizia": condannati l'ex inviato Mingo e la moglie
di
Chiara Spagnolo
Entrambi sono stati condannati a 1 anno e 2 mesi: Mingo per truffa relativa a quattro servizi farlocchi e per diffamazione di autori e produttori Mediaset, la moglie per truffa (relativa a quegli stessi video, prodotti dalla sua società Mec) e falso. Sono stati invece assolti per la truffa contestata in relazione ad altri tre servizi e a una presunta calunnia, mentre è stata dichiarata prescritta la simulazione di reato e altri tre episodi di truffa.
Gli avvocati Francesco Colonna Venisti e Ludovica Lorusso hanno prodotto documenti difensivi a sostegno della tesi dell'estraneità di Mingo e di Corinna Martino ai reati contestati. Ma la giudice non ha condiviso in pieno la loro impostazione.
"Le sentenze non si discutono, se non si condividono si impugnano – hanno commentato imputati e difensori – Per farlo è necessario attendere e studiare le motivazioni che sostengono il provvedimento". Ovvero capire, dopo il deposito della sentenza motivata, se sia il caso di ricorrere in Appello. Intanto la Procura valuta la posizione di altro quattro persone, collaboratori della società Mec che avrebbero aiutato i coniugi De Pasquale ad allestire i servizi, per verificare se abbiano dichiarato il falso durante le testimonianze fatte nel processo.
Commenti recenti