ROMA – Davide Crippa, capogruppo M5S alla Camera, riuscirete ad evitare la crisi?
"Sono fiducioso. Alla fine se c'è la volontà di tutti ad attenersi ai patti di maggioranza e ad appianare le attuali divergenze alla fine una soluzione si troverà".
E il rimpasto, si farà?
"Guardi, per noi parlare di poltrone in questo momento è davvero lunare".
Quindi non è un tema?
"Assolutamente no".
Non è però un fantasma che aleggia sul governo?
"Il presidente Conte ci ha chiesto se eravamo contenti della nostra squadra di governo, e gli abbiamo risposto che siamo pienamente soddisfatti di tutti i componenti".
Eravate lì con tre ministri. Difficile rispondere diversamente.
"Eravamo in sei: Crimi, Di Maio, Bonafede, Patuanelli, Licheri ed io. Ma eravamo tanti perché in rappresentanza di 283 parlamentari".
Chi parlava?
"Prima ha parlato Vito Crimi, poi a turno abbiamo detto tutti un po' la nostra. È stato un confronto molto franco".
È questa voce che riguarda Di Maio premier o in alternativa ministro dell'Interno?
"Chiacchiericcio".
Italia viva dice non si andrà a votare perché voi temete di ritrovarvi con quattro gatti in Parlamento. È così?
"Se è per questo chi deve temere di più il voto è proprio Italia viva, visto le percentuali di cui è accreditata nei sondaggi".
Conte ha aperto a delle modifiche sul Recovery?
"Ha detto che sui singoli progetti del Recovery Plan ci sarà una discussione in Parlamento, dove si potranno eventualmente migliorare con l'apporto di tutti. Su questo è stato molto netto".
E sulla task force, che non piace a Renzi?
"Lì Conte ha aperto a una discussione da fare nel preconsiglio dei ministri".
Cosa vi ha detto di Renzi?
"Ha solo spiegato che farà un passaggio parlamentare con tutti, anche con lui".
A lei 9 miliardi per la sanità sembrano congrui?
"È una cifra che esclude investimenti e strutture per gli ospedali, finanziati in un altro capitolo di spesa".
È favorevole alle restrizioni natalizie, come in Germania?
"Su questo seguiremo le indicazioni che emergeranno dal Comitato tecnico scientifico".
Lei cosa ne pensa?
"Penso che il periodo natalizio è quello maggiormente a rischio di contagi influenzali. E quindi serve mantenere alta la guardia. Del resto gli stessi italiani chiedono rigore a patto che ci sia una ripartenza nel 2021".
È favorevole a un lockdown?
"Penso a interventi mirati, che possano evitarci una terza ondata".
Insomma, alla fine ci sarà almeno un cambio nel governo?
"Leggo che persino Italia viva lo esclude. Le priorità sono altre".
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