Il picco di occupazione dell'ospedale da campo del Valentino, a Torino, è di 21 pazienti ricoverati. Per ora non si può dire che l'area allestita dentro il padiglione V di Torino Esposizioni, che ha un potenziale di 538 posti letto complessivi, sia stata molto utilizzata. L'assessore alla Sanità Luigi Icardi ha risposto questo pomeriggio all'interrogazione urgente del consigliere di Luv Marco Grimaldi, che ha interpellato la Regione per sapere quale fosse il tasso di occupazione delle stutture piemontesi, in particolare dell'Oftlalmico, erede delle Ogr, e dell'ospedale da campo attivato in soli 11 giorni al Valentino, al costo di un milione e mezzo. Inaugurato il 22 novembre con sei pazienti, l'ospedale temporaneo, identificato dopo una lunga ricerca e la valutazione degli esperti della maxiemergenza diretta da Mario Raviolo, ha ospitato 21 pazienti il 2 e il 3 dicembre, il massimo registrato dal giorno dell'apertura. Nei giorni successivi i numeri sono calati e solo negli ultimi tre giorni sono risaliti, seppur di poco: il 12 dicembre c'erano 19 malati di Covid, il 13 erano scesi a 18. L'ultimo giorno monitorato è il 14, quando i letti Covdi occupati erano ancora 21.
Torino, viaggio nel nuovo centro Covid del Valentino
Una struttura dedicata a pazienti in condizioni non gravi, in via di guarigione anche se positivi e dimessi da altri ospedali. E non è un segreto che molti ricoverati in altri ospedali abbiano in più occasioni espresso il desiderio di non andare al Valentino chiedendo di essere tenuti ancora per qualche giorno negli ospedali che li hanno accolti inizialmente, per poi andare direttamente a casa.
Coronavirus, l'infettivologo Di Perri: "Il calo dei casi è lento, gli ospedali sono ancora in balia del Covid"
Il presidente Alberto Cirio nei giorni scorsi ha annunciato che il Padiglione V sarà utilizzato per la vaccinazione anti-Covid, precisando che la struttura non sarebbe stata smantellata prima che l'ultimo paziente fosse stato dimesso. Luigi Icardi ha sottolineato gli interventi previsti dal piano pandemico, ricordato il rafforzamento delle terapie intensive, che diventeranno oltre 1000 attivabili in caso di necessità. Ha poi confermato che i letti del Padiglione V resteranno a disposizione nel caso in cui una terza ondata dovesse tornare a far crescere i numeri dei ricoverati per Covid.
Quattrocentocinquanta posti per l'ospedale Covid a Torino Esposizioni
Aprirà domani, negli ottomila metri quadri di superficie all'interno del V padiglione dell'ex area Torino Esposizioni nel Parco del Valentino, il nuovo ospedale per pazienti Covid a bassa intensità, costato 1,5milioni di euro, concessi da Fondo di beneficenza di Intesa San Paolo. "Questo ospedale da campo, con 450 posti, riuscirà a decongestionare gli altri ospedali, che così avranno anche la possibilità di ricoverare pazienti con altri tipi di patologia", spiega l'assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi.
Trentotto le tende messe a disposizione dalla Regione Piemonte e dal 118, tra queste spicca il modulo Field Hospital, EMT2, di cui esistono solo nove al mondo. Undici tende arrivano, invece, da Trento e sei dalla Croce Rossa. Trecentocinquanta posti letto sono dotati di presa fissa per la distribuzione dell'ossigeno mentre per i restanti saranno utilizzate le bombole portatili.
"L'ossigeno arriva con i camion e verrà messo dentro due cisterne all'esterno del campo – dice Mario Raviolo direttore della Maxiemergenza regionale 118 – poi verrà distribuito attraverso l'impianto che abbiamo realizzato all'interno dell'ospedale, per avere l'ossigeno fisso e non solo quello in bombole". Un lavoro durato undici giorni, in cui si è dovuto partire dall'impianto fognario a quello elettrico. Recuperata anche l'area dell'ex discoteca Cacao, dove verranno ospitate le tende per il personale.
(fotografie Jessica Pasqualon-Ansa)
All'Oftlamico l'occupazione media della settimana fra il 7 e il 13 dicembre è di circa 50 persone nei tre reparti Covid dell'ospedale di via Juvarra che ha ereditato il ruolo e le attrezzature delle Ogr. "Il Covid Hospital del Valentino – commenta Grimaldi di Luv – è arrivato troppo tardi, non è servito a decongestionare gli ospedali che sono rimasti Covid e hanno dovuto bloccare tutte le altre attività. E non è neppure chiaro se potrà servire durante la terza ondata. Quel luogo è scomodo e difficile da gestire. E se anche sarà utilizzato per le vaccinazione sarà la fotografia del fallimento gestionale di questa giunta".
Torino, corsa ai tamponi rapidi per le feste in casa: gazebo davanti alle farmacie per farne a raffica
di
Ottavia Giustetti
Commenti recenti