Dopo cinque anni di bustoni di plastica "antiterrorismo" – erano stati messi nel centro storico ai tempi del Giubileo – finalmente arrivano, anche se ancora solo in via sperimentale, i nuovi cestini della spazzatura. A darne l'annuncio gaudium magnum è la stessa sindaca. Con un post dal tono trionfale, su facebook. "Ecco i nuovi cestini in ferro che sostituiranno nel centro storico quelle orribili buste di plastica trasparenti appese – esordisce Virginia Raggi – Questa mattina ne abbiamo installati cinque in piazza della Rotonda al Pantheon: serviranno per fare una prova e se supereranno i test prenderanno il posto dei vecchi in tutto il centro. Anni fa dopo l’innalzamento dei livelli di sicurezza antiterrorismo, in tutta Italia, i vecchi raccoglitori sono stati sostituiti con buste di plastica trasparenti, che spesso si rompono, facendo cadere a terra i rifiuti".
Ecco i nuovi cestini in ferro che sostituiranno nel centro storico quelle orribili buste di plastica trasparenti appese….
Pubblicato da Virginia Raggi su Martedì 15 dicembre 2020
A questo punto della spiegazione, nel post di Raggi fa però capolino quella che ha tutta l'aria di essere una excusatio non petita. In effetti cinque anni di progettazione per un cestino della spazzatura è una tempistica che lascia spazio a qualche riflessione. "In questi anni – spiega la sindaca – abbiamo lavorato a qualcosa di diverso. È stato un lavoro complesso, perché è stato necessario mettere d’accordo diverse esigenze: da una parte la Questura con il rispetto delle norme di sicurezza – e permettere quindi di vedere cosa c’è all’interno -, dall’altra la Sovrintendenza ai Beni culturali, data la rilevanza storica, culturale e archeologica di questi luoghi. In più c’era la necessità di realizzare un modello di cestino pratico e facilmente svuotabile dal personale Ama. In questi anni sono stati elaborati diversi prototipi che però non hanno messo tutti d’accordo, di fatto non accontentando le varie esigenze".
A noi piacciono. È proprio il nostro stile. pic.twitter.com/kCMpyqFyTs
— TAFFO (@taffoofficial) December 15, 2020
Le parole di Raggi non hanno però convinto del tutto i suoi follower che spesso con goliardia le hanno fatto notare che alla fine si trattava solo di un cestino. "Non metto in dubbio che sia un buon risultato e comprendo che mettere d'accordo tutti non è semplice – scrive Martina Vassallo -. Ma se ci vogliono anni per cambiare dei cestini, Sindaca, non le basteranno tre mandati per risollevare i servizi fondamentali della città. Conosciamo le lungaggini burocratiche. La burocrazia è necessaria, lo riconosco, ma così è troppo. È una condanna all'immobilismo amministrativo soprattutto nelle grandi città. Non crede?". "Anni per progettare un cestino? Manco la cappella Sistina", osserva invece Saverio Marotta. " È ’n secchio Virgì, un secchio", chiude il discorso Ludovico Mark Capparelli.
Al di là della tempistica, a molti, però non è piaciuta nemmeno la forma. "Se soni er flauto esce il cobra?" si chiede Massimiliano Malandra. Mentre in molti fanno notare la somiglianza con le urne funerarie: "Le ho viste un po' più piccole al Verano", dice Giuseppe Coppola. Ironizza, mortifero, anche Taffo: "A noi piacciono, è proprio il nostro stile".
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