ROMA – Arriva una norma anti-fallimenti Covid per le imprese italiane. L'emendamento alla legge di Bilancio del Pd, a prima firma di Gianni Dal Moro, che ha sostituito Pier Carlo Padoan, che sarà esaminato in Commissione Bilancio nell'ambito della manovra è all'attenzione del Tesoro.
Lo "scudo" anti falli-menti consente di spalmare i costi fissi sostenuti nell'anno terribile 2020 nei prossimi cinque anni: la con-seguenza è che i costi fissi (dalla luce, al telefono, al personale, all'affitto) ridotti ad un quinto non farebbero più "sballare" i conti di quest'anno. In altre parole i costi, in versione virtualmente ridotta, non supererebbero più i ricavi, non getterebbero in rosso i conti delle aziende e non intaccherebbero il capitale evitando ricapitalizzazioni costose e, in molti casi, fallimenti.
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di
Roberto Petrini
La questione, che si manifesterà con tutta la sua forza nella primavera del prossimo anno quando le società faranno i bilanci, è di grande rilevanza e potrebbe investire molte piccole e medie aziende italiane.
Secondo la Banca d'Italia alla fine di quest'anno il 12,4 per cento delle aziende italiane si troverebbe in condizioni di insufficienza patrimoniale e lo stesso Mario Draghi, nel suo intervento al G30, ha sottolineato l'esigenza d intervenire perché molte imprese sono sull'orlo del precipizio in termini di solvi-bilità, situazione che fino ad oggi è stata tamponata dalla massiccia immissione di liquidità.
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