Un accademico britannico-iraniano, Kameel Ahmadi è stato condannato a nove anni di prigione da un tribunale di Teheran, dice il suo avvocato.
Lo studioso è stato condannato per "collaborazione con un governo ostile", ha twittato l'avvocato Amir Raesian. Un'agenzia di stampa locale ha detto che gli è stata inflitta la condanna per aver ricevuto illegalmente fondi da istituzioni che cercavano di rovesciare il regime iraniano, riporta la Bbc.
Ahmady è un antropologo che ha studiato i matrimoni precoci, le mutilazioni genitali femminili e la sessualità in Iran. Il governo del Regno Unito ha detto che sta cercando urgentemente maggiori informazioni.
Negli ultimi anni l'Iran ha arrestato un certo numero di iraniani con doppia nazionalità o residenza permanente straniera, molti dei quali con l'accusa di spionaggio.
Ahmady, di etnia curda, è nato nel nord-ovest dell'Iran e si è trasferito nel Regno Unito a vent'anni, studiando alla London School of Economics.
Nel 2015, ha pubblicato uno studio che sosteneva che decine di migliaia di donne iraniane, delle fasce più povere della popolazione, avevano subito mutilazioni genitali femminili. Fino ad allora, non si ignorava che venissero praticate anche in Iran. Ahmady aveva vissuto in Iran per diversi anni prima del suo arresto nell'agosto 2019, secondo il Kurdistan Human Rights Network, un gruppo di difesa di diritti umani con sede in Francia.
L'accademico ha detto di aver trascorso 100 giorni senza poter contattare un avvocato prima che gli fosse permesso di uscire su cauzione.
L'agenzia di stampa Tasnim ha riferito che Ahmady è stato condannato a nove anni di carcere e dovrà pagare una multa di 600.000 euro per aver accumulato ricchezza con mezzi illegali da istituti che cercavano di rovesciare il regime iraniano.
L'agenzia di stampa, che è collegata ai sostenitori della linea dura iraniana, ha detto anche che Ahmadi sarebbe stato in contatto con i media stranieri e con le ambasciate dei paesi europei con l'obiettivo di "promuovere l'omosessualità" in Iran.
Ahmady ha scritto su Facebook che la sentenza segue un "processo legale pieno di vizi".
E' uno dei numerosi cittadini con doppia cittadinanza britannico-iraniana detenuti in Iran, tra cui Nazanin Zaghari-Ratcliffe che lavora in una charity e l'ingegnere Anoosheh Ashoori. Un portavoce del Foreign Office ha dichiarato: "Restiamo profondamente preoccupati per tutti i nostri cittadini britannici che hanno anche la cittadinanza iraniana detenuti in Iran".
Rinviata per la terza volta l'esecuzione di Djalali
Ahmadreza Djalali, il medico iraniano-svedese condannato a morte in Iran, "è ancora in isolamento nel carcere di Evin", a Teheran, e la sua esecuzione "non è prevista domani". Lo assicura ad Aki-Adnkronos International la moglie del medico, Vida Mehrannia, che in queste ore ha potuto parlare con l'avvocato di Djalali a Teheran.
"Non abbiamo altre informazioni oltre al fatto che l'isolamento è stato prorogato", aggiunge Mehrannia, secondo la quale "non è chiaro" cosa succederà nei prossimi giorni anche se la temuta esecuzione del medico non sarebbe programmata.
La scorsa settimana era stata rinviata per la seconda volta l'esecuzione dell'ex ricercatore presso il Centro di Medicina dei Disastri (Crimedim) dell'Università del Piemonte Orientale.
Commenti recenti