TOKYO – Il cosiddetto "killer di Twitter", un assassino seriale ritenuto responsabile di avere ucciso e fatto a pezzi 9 persone dopo averle conosciute tramite il social network dei cinguettii, è stato condannato a morte dal tribunale di Tokyo. Shiraishi, 30 anni, aveva ammesso di aver ucciso e massacrato le sue giovani vittime, 8 donne e un uomo.
Il trentenne Takahiro Shiraishi era stato arrestato nel 2017, dopo che nel suo appartamento di Zama, vicino a Tokyo, erano stati trovati dei pezzi di cadaveri. Otto delle nove vittime del serial killer erano giovani donne; le aveva attratte fra i profili delle persone che manifestavano su Twitter intenzioni suicide, promettendo di aiutarle a compierle.
Il caso ha provocato un dibattito in Giappone sul tema molto sentito del suicidio e di come questo viene incoraggiato online.
La difesa di Shiraishi ha inizialmente sostenuto che le vittime erano consenzienti e che questo avrebbe dovuto ridurre la condanna; ma lo stesso killer ha invece smentito questa versione, e secondo quanto riporta la stampa giapponese il giudice che lo ha condannato ha affermato che "nessuna delle vittime ha acconsentito al proprio omicidio", e che il giovane "è stato ritenuto pienamente responsabile" dei 9 delitti.Original Article
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