Pace fatta tra Demba Ba e l'arbitro Coltescu. Il giocatore senegalese del Basaksehir e il fischietto romeno, protagonisti del clamoroso incidente durante la partita di Champions al Parco dei Principi tra il Psg e la squadra turca, si sono sentiti per telefono e si sono chiariti. A metterli in contatto sarebbe stato l'ex centrocampista del Senegal, Ousmane N'Doye, che dal 2010 ha giocato per molte stagioni in Romania: "Demba non ha mai detto che si sia trattato di razzismo. Ha solo pensato che Coltescu non avrebbe dovuto usare la parola 'nero' (Coltescu aveva detto "negru", che in romeno vuol dire nero, ndr) in uno stadio. Coltescu ha capito", ha detto N'Doye.
Champions, Psg-Basaksehir sospesa: frase razzista del quarto uomo, le due squadre lasciano il campo
N'Doye poi ha aggiunto: "Mi hanno chiamato entrambi dopo essersi sentiti, sono rimasti colpiti dalla conversazione che hanno avuto. Io sono un sostenitore della pace, sono sicuro che si sia trattato di un malinteso. Conosco i romeni – ha concluso – non ho mai avuto problemi di razzismo quando ho giocato là. So che Coltescu non è razzista".
La partita di Parigi era stata sospesa al 14' del primo tempo dopo che il quarto uomo Coltescu, riferendosi al viceallenatore del Basaksehir, il camerunense Webo, lo aveva definito "negro". Demba Ba era stato il protagonista della protesta contro il quarto uomo: i turchi avevano abbandonato il campo, seguiti poco dopo in segno di solidarietà dai padroni di casa. Anche il presidente turco, Erdogan, era intervenuto poco dopo per condannare le parole di Coltescu, accusandolo di "razzismo", e sarebbe stato lui stesso a fare pressione sui giocatori della squadra di Istanbul perché lasciassero il campo. La partita era ripresa il pomeriggio successivo, e si era conclusa 5-1 per il Psg.
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