ROMA – Si chiama Iscro il nuovo ammortizzatore sociale del Welfare italiano: significa “Indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa”. Una piccola rivoluzione perché garantirà la cassa integrazione ai nuovi professionisti dell’economia che cambia: web manager, comunicatori, pubblicitari, venditori porta a porta, consulenti pubblicitari, traduttori. Un sostegno al reddito quando anche questi professionisti si trovano in difficoltà: avrà una durata massima di 6 mesi con un tetto fino a 6.000 euro. Quindi potrà valere fino mille euro al mese.
Si tratta di una platea immensa, costituita da circa 300 mila “professionisti lavoratori autonomi”, come vengono definiti dal testo, iscritti alla cosiddetta gestione separata dell’Inps, che hanno in comune un profilo professionale ben definito ma non hanno una cassa di previdenza autonoma e un ordine (come gli avvocati, gli architetti ecc.).
Un po’ figli di un dio minore nell’universo del lavoro: partite Iva dal punto di vista fiscale, con un approdo previdenziale parzialmente garantito dai versamenti Inps, ma senza ammortizzatori sociali. Eppure, dal punto di vista professionale, collocati nel terreno avanzato dei nuovi mestieri: informatica, consulenza, finanza, immobiliare. Non sono garantiti e spesso, di fronte alla crisi, sono i primi a “saltare”.
Ci si è accorti di loro durante quest’anno di crisi terribile, quando è stato necessario garantire un bonus di sopravvivenza a tutti. Allora ci si è accorti che oltre la cig del lavoro dipendente, c’era precari, stagionali, rider ed anche i professionisti dimenticati della gestione separata. In questo caso, come si usa dire, dalla crisi è emersa una opportunità che ricorda la riforma auspicata dallo statuto dei lavori Amato-Treu di molti anni fa e alla quale hanno lavorato molto i tecnici del Mef.
L’annuncio è arrivato dal viceministro al Tesoro Antonio Misiani. “Siamo orientati favorevolmente all'introduzione di un ammortizzatore sociale per gli autonomi della gestione separata Inps". Oltre al semaforo verde del governo ci sono identici emendamenti di Pd, Cinque Stelle, Forza Italia e Italia Viva.
Come funzionerà l’ammortizzatore? L’assegno di Iscro partirà – su domanda all’Inps – quando il professionista può dimostrare di aver perduto il 50 per cento del reddito rispetto alla media dei tre anni precedenti e a condizione che questo reddito sia sceso ormai sotto gli 8.145 euro. Quanto vale l’assegno? Il valore dell'Iscro è pari al 50 per cento della differenza tra la media del reddito degli ultimi tre anni e il reddito dell’anno andato male.
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