Siamo a Taranto, quartiere Paolo VI, zona di periferia, case costruite negli anni Cinquanta per gli operai dell’acciaieria e poi negli anni seguenti per chiunque avesse i requisiti per un alloggio di edilizia popolare. All’istituto Pirandello hanno appena terminato di addobbare l’albero di Natale. Niente plastica, niente acquisti: quest’anno hanno utilizzato le sedie.
A scuola sul vecchio banco si gioca a ping pong
Con lo slogan "Tutto serve, tutto può essere riutilizzato", nell’anno del Covid che fa esplodere le quantità di rifiuti prodotti dalle scuole, l’istituto Pirandello di Taranto ha iniziato a riciclare e reinventare tutto. Persino i banchi. Invece di essere accatastati e lasciati in un magazzino in attesa di essere buttati, nella scuola media hanno aperto una discussione su che cosa fare. "Sono emerse molte proposte, alcune le abbiamo realizzate", racconta la dirigente scolastica Antonia Caforio. I vecchi banchi biposto sono stati segati, uniti e poi ragazze e ragazzi li hanno colorati e decorati. E da qualche settimana l’istituto dispone di tavoli da ping pong per integrare le lezioni di educazione fisica e di panche per arredare le aree dove si assiste alle partite o di disimpegno. Nella biblioteca è apparsa una libreria ad angolo. E c'è anche un albero di Natale, con luci e doni: ma il vero regalo è il riciclo.
“Avremmo dovuto buttarle, abbiamo pensato invece che avemmo potuto ancora riutilizzarle”, spiega la dirigente scolastica Antonia Caforio. Lo stesso è avvenuto con le scatole delle mascherine inviate dalla struttura del commissario straordinario Arcuri. “Ci arrivano in confezioni da 50. Le abbiamo conservate tutte e abbiamo realizzato un altro albero di Natale”.
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Il progetto seguito quest’anno dalla scuola segue uno slogan semplice, semplice. “Tutto serve, tutto può essere riutilizzato”, spiega la dirigente. E’ così che nell’anno del Covid che fa esplodere le quantità di rifiuti prodotti dalle scuole, l’istituto Pirandello ha iniziato a riciclare e reinventare tutto. Persino i banchi. Invece di essere accatastati e lasciati in un magazzino in attesa di essere buttati, nella scuola media hanno aperto una discussione su che cosa fare. “Sono emerse molte proposte, alcune le abbiamo realizzate”, racconta la dirigente. I vecchi banchi biposto sono stati segati, uniti e poi ragazze e ragazzi li hanno colorati e decorati. E da qualche settimana l’istituto dispone di tavoli da ping pong per integrare le lezioni di educazione fisica e di panche per arredare le aree dove si assiste alle partite o di disimpegno. Nella biblioteca è apparsa una libreria ad angolo.
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“Dietro questo lavoro c’è un’enorme attività di squadra, c’è chi ha lavorato all’ideazione e chi l’ha messo in pratica. I docenti hanno partecipato alla progettazione, il personale Ata ci ha dato la disponibilità a collaborare e i ragazzi sono intervenuti nei modi in cui potevano. Per una scuola come la nostra, in un territorio come quello di Taranto, l’ambiente è un argomento necessario, non possiamo non affrontare questi temi. E’ la nostra funzione di insegnanti e formatori, è il ruolo della scuola: dobbiamo lavorare con loro per cambiare la società ”, spiega la preside Caforio.Original Article
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