ROMA – Quando il traffico si dirada e l’asfalto disegna curve e tornanti nel paesaggio, i 26.000 euro richiesti per la Fiesta ST da 200 cavalli acquisiscono tutto il loro senso. Difficile, infatti, divertirsi di più spendendo di meno per un auto nuova di ultima generazione anche perché, la maggior parte dei modelli di segmento B non hanno certo le performance al centro del progetto.
Le rivali tuttavia, come sempre non mancano e tra le compatte sprint attorno ai quattro metri più accreditate ci sono Clio RS, Polo Gti e la recentissima Toyota GR Yaris; che però è dotata di trazione integrale ed ha un listino ben più alto. Il fattore posizionamento è importante ed avere pochi competitor rappresenta un notevole vantaggio comunicativo e strategico; soprattutto quando si riesce a mettere su strada agilità, prestazioni e versatilità a costi tutto sommato contenuti. Tre elementi di una ricetta pratica e accessibile indirizzata a chi predilige la guida un po’ sportiva ed ai quali, la versione ST della compatta Ford a trazione anteriore aggiunge una messa a punto di gran pregio tecnico.
A cominciare proprio dall’immediatezza dello sterzo; appendice di maggior connettività tra l’uomo e l’asfalto che sulla ST permette d’indirizzare gli pneumatici esattamente nel punto delle curva scelto. L’orchestra composta da cambio manuale a sei marce a corsa breve con pomello in metallo come la pedaliera, differenziale autobloccante (optional da 1.000 euro) ed assetto ribassato con molle posteriori progettate per contenere lo scuotimento delle ruote, sprigiona una sinfonia assai rara nella guida contemporanea perché incentrata sull’insieme di sensazioni analogiche. Dalla rapidità di rotazione alla quasi totale assenza di sottosterzo passando per un retrotreno appena allegro quando si alza il ritmo sulle superfici scivolose, la Fiesta ST restituisce un comportamento appagante e reattivo ma sempre facilmente controllabile. Merito anche del motore 3 cilindri ecoboost da 1.5 litri con rombo e spinta consistente fino a 6500 giri per un tempo di 6.5 secondi nello zero e cento. Il fronte dinamico-sportivo è inoltre presidiato dall’impianto frenante specifico, dal launch control e dalle oramai irrinunciabili mappature (sulla ST sono normal, sport e track che disattiva il controllo di stabilità) a modificare le risposte di erogazione e comandi e suono del propulsore; a sua volta amplificato dagli altoparlanti nell’abitacolo.
Gli interni, come la meno pratica ma più slanciata carrozzeria a tre porte con griglia a nido d’ape, spoiler e fessure aerodinamiche, seguono l’acuto senso per la sportività della Fiesta ST che inevitabilmente, specie nelle auto di piccola taglia, presenta alcune sottrazioni al confort. La rigidezza di assetto e sospensioni che tanto aiuta nei percorsi tortuosi, fatica a dissipare l’effetto degli asfalti sconnessi; il ritorno su buche e tombini è secco ed i sedili che sostengono egregiamente potrebbero risultare fin troppo avvolgenti ai meno snelli. Altro limite, specie se relazionato al listino, sono le plastiche dure sulle portiere ed uno schermo tattile da 8 pollici non eccellente per nitidezza. Le funzionalità dell’info telematica risultano però semplici ed intuitive da utilizzare. Assistente vocale e mirroring smartphone sono sempre utili, le indicazioni dal tachimetro parzialmente digitalizzato chiare ed i sistemi di sicurezza attiva all’avanguardia.
Durante la nostra prova di circa 800 chilometri – per metà a velocità autostradali, i restanti tra città e salite di montagna – la Fiesta ST ha percorso in media 15km/l affrontando ciascuno dei contesti con disinvoltura. Al netto delle firme estetiche e meccaniche dell’edizione Sport Technologies, ingombri, capacità di carico e limiti alla visibilità dai montanti inclinati sono analoghi alla controparte tradizionale. Il che si traduce in garanzia di maneggevolezza e praticità d’utilizzo con il gusto aggiuntivo di prestazioni precise e fruibili. In’autostrada, dove l’insonorizzazione resta migliorabile, si viaggia stabili e spediti con il supporto dei 290nm. Di conseguenza, superare non è mai un problema. In nessuna circostanza. E quando arriva il momento di affrontare cambi di direzione e dislivelli, la Fiesta ST sembra essere cucita su misura del percorso regalando a chi guida, grandi soddisfazioni e aspettative ogni qualvolta ci sia l’opportunità di manovrare all’unisono pedali, cambio e volante per affrontare una curva.
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