BOLOGNA – Spuntarono da un cesta nell'autunno del '44 e Martin Adler, ex militare statunitense dell'85esima brigata alleata, se li trovò davanti alla canna del mitra Thompson che aveva spianato entrando in quella casa di Monterenzio a cavallo della Linea Gotica. Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi, oggi ultra ottantenni, vissero quell'incontro come un'avventura conclusa con la foto assieme al soldato Adler che ora quest'ultimo, figlio di ebrei ungheresi emigrati negli Stati Uniti dopo la prima guerra mondiale, ora ha estratto dal cassetto dei ricordi esprimendo il desiderio di riabbracciare quei tre bambini conosciuti in quel tragico autunno '44.
Dopo un passaparola tra associazioni, sindaci e cittadini dell'Appennino, i tre fratelli sono stati rintracciati a Castel San Pietro Terme dove risiedono da anni. Non più bambini, ma ancora in forma, ricordano quell'incontro e il grido della loro madre, morta nel 2000, per fermare i grilletto dei militari che temevano un agguato tedesco in quei giorni di guerra in cui si combatteva casa per casa: "Bambini, bambini!"
Si realizza il sogno del sodato Usa Adler: rivedere i tre bambini conosciuti nel 1944
Adler, che si ripromette di venire in Italia per incontrare i tre fratelli, ha detto che quello in cui si imbatté coi tra piccoli nella cesta, fu "un momento di gioia nell'inferno della guerra". E adesso, a 76 anni di distanza, l'abbraccio, per ora solo virtuale in videochiamata, ma in futuro l'ex militare si ripromette di poter abbracciare personalmente i fratelli Naldi ripassando di nuovo l'Atlantico, ma questa volta per una missione di pace.
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