È la settimana in cui in diversi Paesi in Europa scattano norme specifiche anti-contagio per cercare di limitare la diffusione del coronavirus durante le feste Natalizie. Dal coprifuoco agli spostamenti, dalla chiusura di teatri e ristoranti fino alle regole per gli incontri privati nelle case: ecco cosa succede in Francia, Spagna, Gran Bretagna e Svizzera. Mentre in Germania, la cancelliera Angela Merkel ha annunciato un nuovo lockdown generalizzato da mercoledì 16 dicembre fino al prossimo 10 gennaio. In Italia, invece, il premier Giuseppe Conte valuta una nuova stretta con tutta l'Italia che potrebbe diventare zona rossa durante il periodo di Natale.
Ecco le principali misure anti-Covid in Europa.
Natale sì, Capodanno sì. A partire da martedì la Francia entra in una nuova fase durante la quale sarà di nuovo possibile effettuare degli spostamenti "ovunque" e verrà applicato un coprifuoco dalle 21 alle 6 del mattino. Il coprifuoco sarà in vigore anche la notte di Capodanno a differenza della notte di Natale, dove tutti gli spostamenti saranno liberi e senza bisogno di autocertificazione. Da martedì e per tutto il periodo delle feste sarà possibile muoversi tra regioni. Musei, teatri e cinema, che avrebbero dovuto riaprire, saranno chiusi per altre tre settimane. Sul Natale il governo francese raccomanda di evitare raduni privati con più di sei adulti (bambini esclusi dal conteggio). Controlli a campione per scoraggiare gli sciatori all'estero.
Gli spostamenti tra le regioni saranno limitati in Spagna dal 23 dicembre al 6 gennaio: restano valide le eccezioni attualmente in vigore, come i motivi di lavoro, assistenza a invalidi e anziani e ritorno al luogo di residenza, che consente agli studenti di trascorrere il Natale in famiglia. Le riunioni saranno limitate a un massimo di dieci persone, ma il cenone della vigilia potrà avere una durata limitata: resta infatti in vigore il coprifuoco che, per l'occasione, non scatterà alle 22 o alle 23 (a seconda della regione) ma all'1,30. Capienza ridotta nelle chiese per le messe natalizie, con la raccomandazione di evitare i canti e di utilizzare solo musica registrata.
Oggi c'è un sistema di severe restrizioni locali anti Covid nel Regno Unito: nel 95% dell'Inghilterra non si possono invitare persone in casa e al pub o ristorante se ne può vedere solo una. Ma a Natale ci sarà un "liberi tutti". Boris Johnson ha deciso infatti che, dal 23 al 27 dicembre inclusi, tre nuclei familiari fissi potranno incontrarsi in abitazioni private, senza limiti né obbligo di distanziamento sociale. Una misura che ha fatto piacere a molti perché potranno passare le feste in famiglia, ma che ha innescato l'ira di scienziati e medici: per loro, questi cinque giorni di "libertà" potrebbero scatenare focolai in tutto il Paese e dunque causare un terzo lockdown nazionale a gennaio.
Da sabato 12 dicembre sono in vigore in Svizzera le nuove restrizioni per tutto il territorio federale. Ristoranti, bar, negozi, mercati, musei, biblioteche, strutture sportive e per il tempo libero devono chiudere alle 19. Ad eccezione dei ristoranti e dei bar, non possono inoltre aprire la domenica e nei giorni festivi. Il 24 dicembre e la notte di San Silvestro la chiusura è fissata alle 01.00. Per gli incontri privati, resta il limite delle 10 persone. Ieri i direttori dei cinque maggiori ospedali hanno chiesto al ministro della Salute di imporre misure più rigorose, tra cui il divieto di sci.
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