"Vergogna, sono sei mesi che ve lo segnalo! Sono indignata! Al Comune non avete rispetto neanche dei morti, sindaca Virginia Raggi". Con un grido di dolore misto a rabbia, Eva Henger, attrice, modella e personaggio televisivo, denuncia lo stato d'abbandono in cui versa il cimitero Laurentino, dove è sepolto il marito, Riccardo Nicolò Schicchi, noto produttore di film porno, venuto a mancare nel 2012.
Nei giorni scorsi, probabilmente complice anche il maltempo che per una settimana circa si è abbattuto sulla Capitale, il terreno ha divorato alcune tombe, facendole sprofondare. Altre, sono rimaste divelte, ma comunque in una situazione precaria. L'area dove sta accadendo tutto ciò è il "campo 10 bis" e la tomba di Schicchi è una di queste. Questa mattina la modella si è recata sul posto e ha ripreso lo statop in cui versa la tomba del defunto marito, pubblicando le scene su Instagram, dove la segue un milione di persone. "Sono sei mesi che ve lo segnalo", tuona Henger.
In realtà, però, a sentire il "Comitato tutela cimiteri capitolini", la problematica è seria da molto più tempo: "La mancanza di manutenzione ormai non fa più notizia — spiega Valeria Campana –. E questo ovviamente crea già di per sé dei problemi. A tutto ciò si aggiunge il fatto che il cimitero del Laurentino è costruito su dei dislivelli: sono abbastanza certa che se il Comune avesse dato seguito ai progetti d'ampliamento sarebbero state attivate anche delle misure di contenimento del terreno. E poi c'è un problema d'insieme, che riguarda tutti i cimiteri di Roma: la capienza, non ci sono più posti".
Intanto ora c'è da capire chi dovrà occuparsi di risistemare le tombe. Già: trattandosi di proprietà private, potrebbe dover toccare direttamente ai familiari dei defunti. Oltre il danno, cioè, pure la beffa.
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