LONDRA – Philip Roth la definiva "la migliore scrittrice in lingua inglese". L'Observer la celebra stamane come "il più grande scrittore irlandese vivente". Fra due giorni, il 15 dicembre, Edna O'Brien compie 90 anni e di libri vorrebbe scriverne ancora uno: "Ma non so se avrò il tempo e l'energia per farlo", dice da Londra, dove si prepara a celebrare il compleanno con il suo agente e uno dei suoi figli. "Norme sul Covid permettendo", aggiunge.
Vincitrice di tutti i premi letterari d'Irlanda e di molti riconoscimenti internazionali, O'Brien è autrice di quasi trenta romanzi, saggi e collezioni di racconti tradotti in tutto il mondo: da Ragazze di campagna, La ragazza sola e Ragazze nella felicità coniugale, la trilogia del suo folgorante esordio nei primi anni Sessanta, a opere della maturità come Le stanze dei figli, Un feroce dicembre, La luce della sera, fino all'ultimo, Ragazza, pubblicato in Italia quest'anno da Einaudi, sugli orrori subiti da migliaia di giovanissime donne, rapite dai fondamentalisti islamici di Boko Haram in Nigeria.
Un libro, quest'ultimo, che le è costato molta fatica, perché frutto di ricerche e interviste sul campo: "Ho provato a trarre una storia da tutto quel dolore", racconta all'Observer. "Ho parlato con tanta gente, ragazze fuggite, madri e sorelle delle vittime, medici e psicologici dell'Unicef. Volevo rendere giustizia alla cronaca senza tramutarla in una favola, restare vicina alla verità, ma trasformandola in mito. Purtroppo, non tutti mi hanno compreso".
Il riferimento è a una recensione del New Yorker particolarmente severa. Non è del resto la prima volta che la grande scrittrice irlandese suscita polemiche. Nel suo Paese fu aspramente criticata per la franchezza delle sue descrizioni di sesso nei primi romanzi e poi anche per l'eguale candore con cui ha affrontato la guerra civile in Irlanda del Nord fra cattolici e protestanti in un successivo romanzo. A Dublino è stata addirittura accusata di "criminalità morale". Soltanto in anni recenti, quando anche l'Irlanda è cambiata, si è sentita rivalutata e accolta come merita in patria, in parte grazie a un presidente della repubblica, Michael Higgins, che è lui stesso poeta e scrittore.
Ma nel frattempo O'Brien si era già trasferita da decenni a vivere a Londra, dove ha avuto un tempestoso matrimonio con lo scrittore irlandese Ernest Gebler, inizialmente pronto a incoraggiarla e sostenerla, in seguito geloso di un successo che superava il suo, ed è diventata madre di due figli. Dopo il divorzio, si guadagnò anche la reputazione di "party girl", organizzando feste a cui partecipavano divi del cinema americano come Marlon Brando e Robert Mitchum. Il mensile Vanity Fair la chiamava "la playgirl d'Occidente", sebbene lei ora sostenga di non avere avuto una vita privata tanto vivace: "Alle feste il mio ruolo era per lo più ai fornelli per cucinare".
Alla vigilia dei 90 anni non si è ancora ritirata dall'attività. "Avrei un altro libro in mente", afferma. "Ma non sono sicura di avere l'energia necessaria o una vita abbastanza lunga per portarlo a termine. Quello che so è che ho sempre scritto con sincerità e sentimento. Non ho abbandonato quelle qualità e non le abbandonerò mai".
Non è "solo" un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei…
Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono…
Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare Corriere…
Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire Corriere…
DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO TuttobiciwebVisualizza la copertura…
LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! OA SportMondiali Judo: Assunta…