CAGLIARI – Una vittoria in rimonta, come già contro Fiorentina e Torino. A Cagliari l'Inter, dopo un'ora abbondante di svantaggio, ha riagguantato la partita grazie a un gol dell'ex Barella e al raddoppio di D'Ambrosio, appena entrato per l'infortunato Hakimi. Un bel modo per i nerazzurri di andare oltre la doppia esclusione da Champions ed Europa League, e continuare la corsa allo scudetto. Allo stesso tempo, una punizione eccessiva per i rossoblù, andati in vantaggio con Sottil e sempre in partita. Nel recupero è arrivato anche l'1-3 di Lukaku a porta vuota, visto che il portiere Cragno era salito in area avversaria nella speranza di intercettare un corner.
<< La cronaca della partita >>
Nel primo tempo, l'Inter era scesa in campo corta, decisa, rapida nel mandare al tiro gli attaccanti. Ma Cragno ha negato il gol due volte a Lukaku e due volte a Sanchez. Il Cagliari non s'è lasciato spaventare, è sempre rimasto in partita e alla mezz'ora è cresciuto, con Marin e Rog decisivi nel far diga davanti alla difesa e a riavviare il gioco. Al primo vero tiro in porta, i sardi hanno segnato con Sottil, innescato da un cross di Faragò. Poi Zappa è autore del bel lancio per Pavoletti, che ha sprecato a lato.
Nella ripresa, dopo un avvio di controllo nerazzurro senza slanci, Conte ha inserito Young per Darmian e Sensi per Eriksen, partito benissimo, calato col progredire della partita e accolto dai complimenti dei compagni al ritorno in panchina. Non una rivoluzione in corsa, ma un tagliando fatto al 13', presto rispetto agli standard dell'ex ct. Poco prima della mezz'ora, altro cambio di uomini e modulo per i due allenatori. Di Francesco ha messo in campo Nandez e Klavan, passando al 3-5-2. Conte ha tolto un difensore, Bastoni, per una punta, Lautaro, cominciando di fatto ad attaccare stabilmente con 5 uomini.
Ed è arrivato con un bel tiro dal limite sul rimpallo di un calcio d'angolo il pareggio dell'ex capitano rossoblù Nicolò Barella, che ha alzato una mano senza esultare. Il raddoppio di testa sempre su corner di D'Ambrosio, appena entrato per Hakimi infortunato. Nemmeno sarebbe dovuto entrare, il numero 33 dell'Inter, visto che Conte progettava altri cambi. Ma una volta in campo ha sfruttato al meglio l'occasione. Nel finale, errore incredibile di Cerri a un metro da Handanovic. Nel recupero, l'1-3 di Lukaku.
Prima della partita, negli spogliatoi, i giocatori hanno potuto riabbracciare l'ex compagno Diego Godin, rimasto nel cuore della squadra e dello staff nerazzurri. Beppe Marotta, sempre prima del via, ha voluto dare i soliti segnali di fiducia all'allenatore: "Il ciclo di Conte è iniziato l'anno scorso. Tutto è migliorabile. Certo, c'è grande amarezza e delusione per la Champions, ma abbiamo l'obbligo di dare il massimo per traguardi importanti. Dobbiamo migliorare". E ancora: "Siamo stati eliminati in una competizione, ma ce ne sono due che dobbiamo obbligatoriamente onorare al massimo. Stiamo migliorando, il lavoro in questo anno e mezzo è stato molto importante. Ci sono evidenti segnali di crescita. La delusione è accompagnata dall'autocritica".
Cagliari-Inter 1-3 (1-0)
Cagliari (4-2-3-1): Cragno, Faragó (23' st Klavan), Walukiewicz, Carboni (44' st Simeone), Lykogiannis, Marin, Rog, Zappa, João Pedro, Sottil (23' st Nandez) Pavoletti (30' st Cerri) (1 Aresti, 31 Vicario, 24 Ceppitelli, 14 Pinna, 19 Pisacane, 14 Pinna, 12 Caligara, 21 Oliva, 17 Tramoni). All. Di Francesco
Inter (3-5-2): Handanovic, Škriniar, de Vrij, Bastoni (27' st Lautaro Martinez), Darmian (13' st Young) Barella, Brozovi?, Eriksen (13' st Sensi) Perišic (1' st Hakimi, 38' st D'Ambrosio) Lukaku, Sánchez. (27 Padelli, 97 Radu, 5 Gagliardini, 11 Kolarov, 13 Ranocchia). All.: Conte
Arbitro: Pasqua di Tivoli.
Reti: nel pt, 42' Sottil; nel st, 32' Barella, 39' D'Ambrosio, 48' Lukaku.
Note – Recupero: 2' e 5'. Angoli: 9 a 2 per l'Inter. Ammoniti: Faragó, Darmian, Pavoletti per scorrettezze.Original Article
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