AGI – "I pranzi con decine di persone per Natale non sono eventi da programmare. Ricordiamoci che i contatti senza mascherina e distanziamento aumentano la probabilità che il virus continui a diffondersi. Serve grande cautela, muoversi poco, stare molto attenti quando incontriamo qualcuno al di fuori del nostro ristretto nucleo. è molto importante che siano festività Covid, ossia con molta prudenza". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel punto stampa sul monitoraggio settimanale.
D'altronde il contrasto all'epidemia è in una fase delicata: "La situazione è in decrescita ma una decrescita lenta", ha detto Brusaferro. "Il nostro obiettivo è ridurre quanto più rapidamente possibile il numero di nuovi casi, soprattutto guardando in prospettiva all'inizio del nuovo anno. Nelle prossime feste dobbiamo fare tutti gli sforzi perchè quando riprenderemo attività possiamo avere un numero di nuovi casi significativamente più basso di quello attuale, ancora troppo elevato", ha spiegato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. "L'Rt è di buon auspicio – ha aggiunto – ma deve essere rapidamente accompagnato da una decrescita dei nuovi casi".
Come? "L'elevata incidenza e il forte impatto sui servizi sanitari richiedono di essere molto cauti ed evitare di ridurre in maniera significativa le misure di mitigazione, comprese quelle sulla mobilità, oltre all'attenzione sui comportamenti individuali", ha raccomandato Brusaferro.
Migliora intanto la situazione negli ospedali: "In gran parte delle regioni registriamo una probabilità bassa di raggiungere la saturazione a 30 giorni nei posti letto ordinari e di terapia intensiva, mentre nelle settimane scorse era molto più alta. Ma c'è ancora un fortissimo impegno dei servizi sanitari".
Quanto al tracciamento, la strada non è ancora in discesa: "Siamo a 193 casi per 100mila abitanti, un numero ancora molto alto, con differenze tra Regioni. Lontano dalla nostra possibilità di muoverci dalla mitigazione al contenimento, ossia la nostra capacità di tracciare puntualmente tutti i nuovi casi".
Infine, la polemica per il rapporto Oms sull'Italia pubblicato e poi rimosso. "L'Istituto – ha dichiarato Brusaferro – è venuto a conoscenza del rapporto il giorno in cui è stato pubblicato. Non ha espresso giudizi di nessun tipo. Abbiamo accolto con una certa sorpresa il fatto che fosse pubblicato senza nessun tipo di informazione rispetto al fatto che venisse pubblicato".
Sulla stessa linea anche il direttore generale del Dipartimento di Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza: "Il rapporto Oms non mi sembra contenesse particolari elementi critici per quello accaduto quest'anno. Segnalava semmai eventuali carenze per quanto accaduto in passato, si poteva dare una risposta piu' rapida. Non ho trovato elementi tali per cui fosse necessaria una censura. Se cio' fosse avvenuto mi meraviglierebbe".
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